Mondo

Grecia, tagli a pensioni e rialzo Iva. Le proposte di Ue e Fmi

  • Abbonati
  • Accedi
Europa

Grecia, tagli a pensioni e rialzo Iva. Le proposte di Ue e Fmi

Tagli alle pensioni, aumento dell'Iva e riforma del mercato del lavoro. Sarebbero queste alcune delle proposte sottoposte ieri al primo ministro greco, Alexis Tsipras, dal presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, e il presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, secondo quanto riferisce il quotidiano ellenico Khatimerini. Proposte che varcano quelle che lo stesso Tsipras ha definito «linee rosse» e che, seppure non confermate ufficialmente, sono state sufficienti a mandare su tutte le furie larga parte di Syriza, il partito al governo ad Atene.

Secondo Khatimerini, entrato in possesso del documento, per poter riprendere a versare aiuti alla Grecia (in ballo, oltre ai 7,2 miliardi di euro che avanzano dal piano di salvataggio, ci sarebbero 10,9 miliardi dell'Efsf) Tsipras dovra' innanzitutto cedere sulle pensioni. La proposta comune di Ue e Fmi richiede innanzitutto un taglio della spesa per pensioni pari all'1% del Pil che passi per l'eliminazione del cosiddetto `Ekas´, un'agevolazione per i pensionati più poveri. Solo tale taglio consentirebbe a Tsipras di risparmiare 800 milioni di euro solo nel 2016. Il premier ellenico, però, tradirebbe così una delle principali promesse fatte agli elettori, ovverno non effettuare nuovi interventi sulle pensioni. Altri tagli chiesti dall'ex troika, scrive ancora Kathimerini, farebbero saltare i sussidi per i carburanti e un aumento dei contributi dei cittadini alla spesa sanitaria.

Quanto all'Iva, il piano sottoposto a Tsipras prevederebbe un aumento dell'11% dell'imposta sul valore aggiunto sui farmaci, laddove per altri beni, inclusa l'energia elettrica, l'imposta salirebbe al 22%. Obiettivi ambiziosi anche per le privatizzazioni: ad Atene viene domandato di mettere sul mercato i porti del Pireo e di Salonicco, l'operatore di telecomunicazioni Ote, la Hellenic Petroleum (maggiore raffineria del paese), l'operatore di rete elettrica Admie e il complesso aeroportuale Hellenikon. Una lista che include asset (in particolare Hellenikon e Admie) alla cui privatizzazione Syriza non ha mai smesso di opporsi.

Il punto dove però Tsipras rischia di doversi rimangiare una delle sue principali promesse elettorali e' la riforma del mercato del lavoro. Bruxelles e Washington esigono infatti che il premier ellenico desista da ogni iniziativa unilaterale per il ripristino della contrattazione collettiva e per l'innalzamento del salario minimo. Tutti bocconi durissimi da digerire per i parlamentari di Syriza, ai quali Tsipras esporrà domani pomeriggio le richieste dei creditori.
Le indiscrezioni di Kathimerini non aggiungono invece nulla di nuovo in merito ai target di avanzo primario piu' morbidi che verrebbero concessi alla Grecia: 1% quest'anno, 2% nel 2016, 3% nel 2017 e 3,5% nel 2018 secondo quanto aveva riportato ieri Reuters, laddove e' attualmente previsto che si attesti al 3% quest'anno per arrivare al 4,5% nel 2018.

© Riproduzione riservata