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il premier in parlamento ad atene

Grecia, Tsipras chiede il ritiro della proposta dei creditori: serve «soluzione definitiva su debito»

La Grecia è all'ultima fase del negoziato con i creditori. Lo ha detto il premier greco Alexis Tsipras in Parlamento - scrive Bloomberg - aggiungendo che Atene ha presentato una proposta complessiva in cui il punto di forza è la riduzione del target sul surplus primario.

Il premier greco ha ribadito di voler un accordo con i creditori e che le parti sono «vicine» a un'intesa sulla base di una proposta realistica del governo ellenico. Tsipras però ha ammesso che esistono delle divergenze. Il premier greco Alexis Tsipras ha anche chiesto a Unione europea e Fmi di «ritirare» le loro proposte che ha definito «irrealistiche». Tra i punti di massima divergenza, l'intervento sulle pensioni e sulla massima flessibilità nel mercato del lavoro (assunzioni, licenziamenti e contrattazione).

Il tempo è agli sgoccioli non solo per la Grecia, ha detto davanti al Parlamento ellenico, ma per tutta l'Europa.

La crisi greca, ha detto ancora Tsipras, ha bisogno di una «soluzione definitiva» sulla questione della sostenibilità del debito che metta fine allo scenario di Grexit. E ha aggiunto che i greci non vogliono che il governo ceda a ricatti.

Intanto, secondo fonti vicine alle discussioni, riportate dall’Ansa, la decisione della Grecia di rinviare il pagamento al Fmi sarebbe «un brutto segno» sia per i negoziati con le istituzioni sia per i mercati. La scelta di Atene, affermano le fonti, «aggiunge tensione» anziché facilitare una soluzione e contribuisce ad «alimentare i dubbi» dei creditori.

La mossa di Atene di prendere tempo e accorpare i pagamenti a fine mese ha contraddetto l'impegno che il premier greco Alexis Tsipras, sottolineano le fonti, aveva espresso pubblicamente al termine dell'incontro di mercoledì notte con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker.

E per di più questa, fanno notare le fonti, «non è la prima volta che Tsipras cambia idea». Il mancato pagamento al Fmi è quindi percepito a Bruxelles come un nuovo irrigidimento delle posizioni negoziali, che getta inoltre ulteriore incertezza sulla volontà greca di onorare gli impegni finanziari aumentando ancora l'instabilità finanziaria.

Oggi si sarebbe dovuto tenere inoltre un incontro dei presidenti delle diverse istituzioni Ue (Consiglio, Commissione, Eurogruppo, Bce, Europarlamento) per discutere del futuro dell'Unione monetaria ma è stato rinviato già da qualche giorno perché, spiegano le fonti, «non c'è il clima adatto, l'attenzione è concentrata sulla Grecia».

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