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Grecia, Juncker boccia la proposta di Atene: passi indietro 

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doppia proposta di atene a bruxelles

Grecia, Juncker boccia la proposta di Atene: passi indietro

La Grecia ha presentato ai creditori una nuova proposta di tre pagine sugli obiettivi di bilancio che si aggiunge a una bozza già circolata nei giorni scorsi ma mai ufficialmente arrivata, fino ad oggi, sul tavolo del commissario agli Affari economici, Pierre Moscovici. I documenti, giunti a tre settimane dalla scadenza del secondo piano di salvataggio - sulla cui applicazione sono focalizzati i negoziati in stallo sin dall’Eurogruppo del 20 febbraio - hanno per oggetto gli obiettivi di bilancio e la sostenibilità del debito greco.

La commissione Ue: «Passi indietro, così perdono l’ultimo alleato»
«Stamattina abbiamo ricevuto nuovi suggerimenti, nuove proposte dalle autorità greche, le stiamo analizzando», ha detto il portavoce della Commissione europea non specificando i contenuti. La delegazione greca ha richiesto un nuovo incontro per oggi, martedì, con il Commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici. Si tratta di un incontro interlocutorio, alla vigilia del vertice, in programma domani, tra il premier ellenico Alexis Tsipras, Angela Merkel, François Hollande e Jean-Claude Juncker. Ma la prima reazione della Commissione, in realtà, sarebbe negativa.

Secondo quanto riportato dall’agenzia Dow Jones, il presidente Jean-Claude Juncker avrebbe detto agli altri commissari che il documento greco sembra segnare passi indietro rispetto a quanto egli stesso aveva concordato con il premier Alexis Tsipras, nel loro incontro la scorsa settimana. «La Grecia sta per perdere il suo ultimo alleato: la Commissione europea», hanno affermato fonti anonime indicate come vicine alla questione. Anche se secondo il vicepresidente della Commissione europea Vladis Dombrovskis «è possibile raggiungere un accordo nei prossimi giorni, ma prima di tutto serve la volontà del autorità greche: quindi meno tattica - ha detto durante un’audizione al Parlamento Ue - meno manovre e più lavoro e sostanza».

La «contro-proposta» di Atene
La delegazione greca che partecipa alle riunioni negoziali del Brussels Group è arrivata nella capitale belga con una «contro-proposta» per sbloccare le discussioni con i creditori. Senza forzare molto il messaggio, fonti ateniesi hanno spiegato che ci si trova nella fase «dello scambio delle idee e di discussione sulle proposte migliorate sulla base del piano di 47 pagine già inviato, in quanto tale non abbiamo presentato un nuovo testo», hanno indicato fonti elleniche vicine al governo.

Una fonte Ue ha invece indicato che sarebbe stata sottoposta ai creditori una vera e propria «contro-proposta», là dove «contro» dovrebbe essere intesa come alternativa alla ricetta dei creditori. Si stanno preparando le ultime carte per chiudere rapidamente: non è certo se ci saranno sostanziali novità per domani, quando a Bruxelles si incontreranno Tsipras, Merkel, Hollande e Juncker a margine del vertice con l’America latina.

Il braccio di ferro sul programma di scadenze
Tra le indicazioni trapelate, l’idea greca è di usare risorse del Fondo salva-Stati (Esm) per versare alla Bce 6,7 miliardi di euro tra luglio e agosto per i titoli ellenici in scadenza. Sul tavolo c'è l’idea dei creditori di estendere l’attuale programma in scadenza il 30 giugno fino a marzo 2016 con un finanziamento di quasi 11 miliardi a fronte, però, dell’accettazione di una serie di misure economiche, comprese le stesse che finora Tsipras ha respinto.

Dijsselbloem: serve la riforma delle pensioni
La Grecia deve «modernizzare il sistema delle pensioni». A insistere ancora una volta su una delle questioni più controverse del negoziato fra Atene e le istituzioni per la nuova tranche di sostegno finanziario è stato il presidente dell'Eurogruppo (in scadenza, ma punta a un bis del mandato di due anni e mezzo) Jeroen Dijsselbloem, che ne ha parlato in un'intervista radiofonica. La scadenza per un accordo è la fine di giugno e «c'è davvero poco tempo», anche perché alcuni Parlamenti nazionali dovranno approvare l'intesa, e i greci «stanno sottostimando la complessità» della situazione del debito.

Tsipras chiede appoggio a Syriza. Domani vertice con Hollande e Merkel
Il premier greco, Alexis Tsipras ha chiesto a Syriza, il suo partito, di appoggiarlo in questa «fase cruciale» del negoziato tra il governo di Atene e i suoi creditori. Tsipras, rivolgendosi in particolare alla sinistra del suo partito, ha ribadito di non considerare la possibilità di elezioni anticipate. Il timore del premier è che, in vista dell'incontro di domani a Bruxelles con Angela Merkel e François Hollande, gli esponenti più oltranzisti possano reagire molto negativamente ad eventuali concessioni sulle cosiddette “linee rosse” invalicabili, che poi sono soprattutto pensioni e mercato del lavoro.

La borsa di Atene rimbalza
Le notizie secondo cui Atene avrebbe presentato ai creditori un nuovo piano alla vigilia dell'incontro del premier Tsipras con Angela Merkel e Francois Hollande alimentano gli acquisti alla borsa di Atene, che rimbalza dopo lo scivolone di ieri.

L’indice principale del mercato azionario ellenico mostra un recupero del 2,80% mentre restano sostanzialmente stabili i titoli di Stato con lo spread sul Bund che resta ben sopra la soglia dei mille punti.

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