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Hiroshima: migliaia di sopravvissuti ancora in cura

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settant’anni dopo la bomba

Hiroshima: migliaia di sopravvissuti ancora in cura

«Ci fu un bagliore fortissimo seguito da un boato. Poi tutto divenne buio». «L'onda d'urto mi fece fare un balzo di una quindicina di metri. E subito dopo un incredibile bagliore bianco accecante», seguito da una pioggia nera radioattiva. Nei loro racconti, i sopravvissuti (chiamati in giapponese «hibakusha») ricordano l'inferno, un inferno che continua a minacciare l'umanità. E non solo perché lo sgancio delle bombe atomiche di Hiroshima e di Nagasaki, che il 6 e l’8 agosto 1945 causarono oltre 300mila vittime, non è un evento circoscritto nel tempo e nello spazio, ma si è protratto per molte decine di anni, condizionando con i suoi orrori, intere generazioni e l'umanità intera.

Settanta anni dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, gli ospedali in Giappone curano ancora migliaia di sopravvissuti per i devastanti effetti dell'esplosione sulla loro salute.

Dei quasi 200mila sopravvissuti ancora in vita, molte migliaia continueranno ad avere bisogno di cure per le malattie legate alle radiazioni nei prossimi anni: lo afferma un comunicato congiunto del Comitato internazionale della Croce rossa (Cicr) e della Federazione internazionale della Croce rossa e della Mezzaluna rossa. Quasi i due terzi muoiono di cancro, continua la nota, evocando inoltre l'impatto psicologico dei bombardamenti ancora presente.

«L'impatto catastrofico sulla salute dell'uso di armi nucleari su queste due città è onnipresente», ha detto il presidente del Cicr Peter Maurer. «Quale argomento più convincente potrebbe esserci per la completa eliminazione di queste armi, tanto più che la maggior parte delle bombe nucleari presenti negli arsenali degli Stati sono oggi sono più potenti e distruttive?», ha aggiunto.

Le cifre restano infatti impressionanti. Nel 2014, la Croce Rossa giapponese a Hiroshima e Nagasaki hanno rispettivamente trattato 4.657 e 6.030 sopravvissuti, precisa il comunicato. Quasi i due terzi (63%) dei decessi dovuti ai bombardamenti atomici all'ospedale di Hiroshima fino al marzo 2014 erano imputabili a tumori. Durante lo stesso periodo, oltre la metà di tutte le morti all'ospedale della Croce Rossa a Nagasaki (56%) erano causati da cancro.

Eppure, la corsa agli armamenti nucleari continua. Secondo Federation of American Scientists e Sipri Yearbook - le armi nucleari sono in totale circa 23.300, e questa cifra comprende le armi strategiche, non strategiche, operative.

Inoltre, in tutto il mondo, ogni anno vengono investiti in questo settore circa 1.460 miliardi di dollari.
Con solo il 4% di questo denaro si potrebbero risolvere molti problemi del pianeta. Diciannove miliardi di dollari eliminerebbeo la fame e la malnutrizione nel mondo; 12 miliardi di dollari sarebbero sufficienti per garantire la scolarizzazione a ogni bambino del mondo; 23 miliardi all'anno potrebbero fermare la diffusione di Aids e malaria in tuto il mondo.

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