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Chi vola e chi no su Sharm el-Sheikh dopo la strage sul Sinai

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dopo lo schianto dell’aereo russo sul sinai

Chi vola e chi no su Sharm el-Sheikh dopo la strage sul Sinai

L'Egitto ha riaperto tre tombe nell'antica città di Luxor nel sud del Paese per attrarre un maggior numero di turisti: è l’ultimo tentativo in ordine di tempo dopo anni di crisi nel settore per tutti gli stravolgimenti politici degli ultimi anni a partire dalla primavera araba - la rivoluzione di piazza Tahrir del 25 gennaio 2011 - e come ultimo episodio, la sciagura aerea nel Sinai lo scorso fine settimana. Lo schianto dell’Airbus della russa Metrojet con 224 persone a bordo ha elevato l’allerta terrorismo in tutta Europa.

Chi sconsiglia e blocca i voli
Perché come conseguenza diretta delle dichiarazioni della Cia e della diplomazia britannica - c’era un ordigno esplosivo a bordo - la Gran Bretagna ha chiesto alle sue compagnie di sospendere i voli. Il Regno Unito adotterà oggi «misure di emergenza a breve termine» per consentire aicirca 20mila turisti britannici bloccati a Sharm el Sheikh di rimpatriare. Le compagnie aeree EasyJet, Thompson Airways, Thomas Cook e British Airways (BA) hanno cancellato nella notte tutti i voli da e per la città egiziana, molto popolare tra i turisti britannici. EasyJet ha cancellato anche il volo da Milano. I voli dalla Gran Bretagna potrebbero ripartire venerdì.

Già nei giorni scorsi Lufthansa, Air France-Klm, Emirates, AirArabia e FlyDubai avevano deciso di sospendere la rotta sul Sinai. Anche l'Ucraina blocca i voli delle proprie compagnie sul Sinai. Lo riferisce l'agenzia di stampa ucraina, riporta il Guardian. Nonostante il ministro per l'Aviazione civile egiziano avesse affermato che nella giornata di oggi erano attesi 8 voli dall'Ucraina verso Sharm el-Sheikh.

Hanno sospeso i voli verso l’Egitto anche Olanda e Irlanda. Le compagnie aeree olandesi hanno sospeso i voli per Sharm el-Sheikh almeno fino a domenica prossima. Lo ha riferito il ministero della Giustizia olandese in un comunicato inoltrato questa notte, in cui si precisa che la misura è stata presa in relazione all'incidente di sabato scorso nel Sinai. Il ministero degli Esteri olandese raccomanda inoltre di non andare a Sharm el-Sheikh fino a nuovo avviso. La decisione di annullare i voli nella regione turistica, dove al momento si trovano 408 olandesi, è stata presa nel corso di un incontro del coordinatore antiterrorismo con rappresentanti delle compagnie aeree e dei servizi segreti. Il Paese ha fatto sapere anche di essere in contatto con le autorità britanniche. L'autorità dell'aviazione civile irlandese IAA ha chiesto stasera alle sue compagnie aeree di non sorvolare più il Sinai egiziano «fino a nuovo rdine», si legge in un comunicato. «Abbiamo preso questa misura di precauzione - continua - dopo le informazioni date dal Regno Unito oggi».

La Germania aveva scelto una strada intermedia. Il ministero degli Esteri tedesco ha chiesto ai turisti in Egitto di evitare la penisola del Sinai e, poiché ormai diverse compagnie aeree hanno sospeso i voli verso Sharm el-Sheikh, ha chiesto a quanti sono eventualmente coinvolti di contattare i rispettivi tour operator o i vettori. Il ministero ha anche aggiornato le sue indicazioni di sicurezza, rilevando un “allerta parziale di viaggio” nell'area, facendo notare comunque che le cause della tragedia non sono ancora chiare e che esperti tedeschi stanno collaborando alle indagini. Poi tutto il gruppo Lufthansa, Eurowings e Edelweiss ha sospeso i voli per Sharm.

Chi continua a volare
A livello europeo ci sono comunque sette Paesi che formalmente non sospendono voli per Sharm el Sheikh. L'agenzia egiziana Mena riferisce i Paesi europei, tra cui l'Italia, hanno deciso di non prendere immediate misure per sospendere i voli delle loro compagnie aeree o dei loro cittadini diretti a Sharm el Sheikh nel Sinai fino a quando non saranno comunicati i dati definitivi dell'inchiesta sul disastro dell'aereo russo». Oltre all'Italia la Mena riferisce che gli altri Paesi in questione sono «Serbia, Bielorussia, Repubblica Ceca e Georgia» che «hanno deciso di attendere l'esito delle indagini in corso per determinare la causa dello schianto dell'aereo russo».

Il punto di vista dei consumatori
La vicenda tiene con il fiato sospeso migliaia di turisti che si trovano in questo periodo nel mar Rosso e nelle altre località turistiche della zona. Si calcola che 20mila turisti britannici siano stati rimpatriati e c’è allarme anche tra gli italiani. A rispondere ai quesiti dei consumatori gli esperti di Cuore e denari, la trasmissione di Radio24 in onda come sempre domani alle ore 10.30: cosa succede a chi aveva già prenotato dei voli per queste destinazioni per i prossimi mesi e se li vede annullati? E a chi non subisce annullamenti ma decide di non voler più partire per Sharm o mete limitrofe? Come potrà essere colpito il mercato del turismo, anche in vista delle ferie natalizie? È possibile intervenire in diretta si può chiamare al numero verde 800 24 00 24, o mandare un sms al 349 2386666 o anche mandare una mail a cuoreedenari@radio24.it.


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