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Salah Abdeslam segnalato vicino a Bruxelles

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la caccia al super ricercato

Salah Abdeslam segnalato vicino a Bruxelles

Tensione nella regione di Bruxelles. Tutti gli agenti sono mobilitati da ieri sera, dopo che i servizi segreti hanno diffuso informazioni che davano il super-ricercato Salah Abdeslam in giro per Anderlecht, a circa 5 chilometri dalla capitale belga. L’Université libre de Bruxelles ha deciso di interrompere i festeggiamenti organizzati per la celebrazione della nascita del fondatore e ha chiuso sale e circoli studenteschi. Sul profilo twitter dell’Ateneo si sottolinea che non esiste una minaccia diretta, ma si segue una direttiva data dalla polizia.

L’Università comprende tre diverse strutture: i campus di Solbosch, Plaine (nel comune di Ixelles) ed Erasme (ad Anderlecht) che sono frequentati da circa 20 mila studenti. La polizia belga ha elevato il livello di sicurezza e sta pattugliando numerosi luoghi di ritrovo sia ad Anderlecht sia a Bruxelles.

Salah Abdeslam alla fine di ottobre sarebbe stato visto in diversi locali gay di Bruxelles. La notizia ha iniziato a girare sui giornali del Belgio, che hanno scavato nella vita del sospettato e ricercato numero uno per le stragi di Parigi di venerdì 13 novembre.

Il quotidiano belga La Libre scrive che il 26enne di cittadinanza francese, nato però a Bruxelles, sarebbe stato notato alla fine dello scorso mese di ottobre in bar e discoteche della comunità omosessuale della capitale europea. Secondo il giornale, nella giornata di lunedì 16 novembre, la polizia belga avrebbe interrogato i titolari di alcuni locali per cercare di avere un riscontro sulla voce che iniziava a circolare in modo compulsivo: Abdeslam era stato riconosciuto da diversi avventori, anche se lo stesso La Libre riesce solo a fare alcune congetture sulle sue presunte frequentazioni.

Le ipotesi che il quotidiano mette in campo sono principalmente due. La prima è che l’uomo frequentasse quei locali per riuscire a reperire facilmente documenti di identità e passaporti. Secondo alcune fonti citate da La Libre i locali gay di Bruxelles sono spesso presi di mira dai borseggiatori e vi sarebbe quindi collegato un traffico di documenti definito «importante». La seconda ipotesi è ancora più inquietante: e cioè che Salah Abdeslam stesse spiando luoghi notoriamente ritenuti dagli integralisti e dai fondamentalisti islamici «profondamente immorali». Alcuni titolari sui loro profili Facebook hanno scritto nelle ultime ore di non poter confermare gli avvistamenti e di aver comunque innalzato il livello di sicurezza nelle loro attività commerciali.

Polizia francese: il kamikaze di Saint Denis era un uomo
Hasna Aitboulahcen, la cugina della presunta “mente” degli attentati di Parigi, morta nel blitz delle forze di sicurezza francesi a Saint-Denis di mercoledì, non si è fatta esplodere contrariamente a quanto annunciato in un primo momento. Lo hanno indicato fonti di polizia.
Gli inquirenti avevano inizialmente confermato che una persona asserragliata nell'appartamento di Saint-Denis, preso d'assalto dalle teste di cuoio, si era fatta saltare in aria, pensando si trattasse di una donna. In realtà, ha ora segnalato la polizia, il kamikaze era un uomo. Si tratterebbe dunque del terzo terrorista il cui corpo è stato ritrovato questa notte nell'appartamento. «È il terzo terrorista che si è fatto esplodere con la cintura esplosiva. Di rimbalzo ha fatto esplodere la donna», afferma l’emittente I-Télé.

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