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appello ai russi: non visitate la turchia

Jet russo abbattuto, la Russia prepara sanzioni contro la Turchia. Erdogan: non mi scuso con Putin

  • –di Si.Spe.

Putin ed Erdogan sempre più ai ferri corti dopo l’abbattimento di un caccia russo da parte degli F-16 della Turchia. In più occasioni, nelle scorse ore, il presidente russo ha sottolineato di non aver ancora ricevuto «scuse» da parte di Erdogan, ed ora arriva la risposta ufficiale del presidente turco: da Ankara non arriverà nessuna scusa. «Penso che se c'è una parte che deve scusarsi, non siamo noi - ha appena dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in un'intervista alla Cnn -. Deve scusarsi chi ha violato il nostro spazio aereo. I nostri piloti e le forze armate hanno semplicemente fatto il loro dovere».

Sale dunque la tensione tra i due paesi, mentre Mosca prepara misure economiche restrittive contro Ankara: il premier Medvedev precisa che il governo russo entro due giorni presenterà proposte in tal senso e che le misure non avranno una scadenza prefissata.

Non solo: il ministero degli esteri russo ha raccomandato ai propri connazionali di non visitare la Turchia e a quelli che si trovano attualmente in quel Paese di rimpatriare a causa della minaccia terroristica. Il capo dell'agenzia federale russa del turismo (Rosturizm), Oleg Safonov ha detto che «la Turchia perderà circa 10 miliardi di dollari con la cessazione degli scambi turistici con la Russia».

E proprio in queste ore un gruppo di circa 50 imprenditori turchi è stato fermato dalle autorità russe a Krasnodar, con l'accusa di aver mentito sul motivo del loro ingresso nel Paese. Lo riferisce la Cnn Turk.

Intanto, Erdogan - che ha appena chiesto al parlamento turco di redigere una nuova costituzione che garantisca maggiori poteri al presidente - getta benzina sul fuoco con un’ulteriore stoccata contro Mosca. «La Turchia è l'unico Paese che combatte “realmente” l'Isis e Bashar al-Assad è colui che più lo sostiene», ha affermato il presidente turco, in quello che sembra una messaggio diretto al presidente russo, Vladimir Putin. «Altri Paesi stanno attaccando l'opposizione moderata in Siria con il pretesto di combattere l'Isis» ha dichiarato Erdogan.

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