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Svezia e Finlandia pronte a espellere 100mila richiedenti asilo

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STRETTA IN ARRIVO

Svezia e Finlandia pronte a espellere 100mila richiedenti asilo

Nord Europa sempre più off limits per i migranti. Il ministro dell'Interno svedese, Anders Ygeman, ha annunciato che il Paese si prepara a espellere tra i 60mila e gli 80mila richiedenti asilo, un numero talmente elevato da richiedere speciali voli charter. A breve è seguito un annuncio analogo da parte della Finlandia, che prevede di rimpatriare circa 20mila dei 32mila profughi che hanno chiesto asilo nel 2015.

È l’ennesima stretta per Stoccolma, uno dei Paesi più noti per la storica tradizione di accoglienza, che ne ha fatto quello con il più alto numero di rifugiati pro capite in Europa. L'anno scorso però il flusso ha raggiunto ritmi giudicati insostenibili, con 163mila richieste di asilo presentate, al punto che il governo socialdemocratico del premier Stefan Lofven – sempre più in difficoltà, incalzato dal partito xenofobo dei Democratici svedesi e con la popolarità scesa ai minimi degli ultimi 50 anni – ha varato norme più restrittive per i rifugiati. All'inizio del mese sono stati introdotti controlli alle frontiere con la Danimarca, sospendendo non solo l'Accordo di Schengen ma anche una prassi di libera circolazione tra i Paesi nordici in vigore dalla fine degli anni 50.

Ad aggravare la percezione dell'emergenza immigrati è arrivato, all'inizio della settimana, l'assassinio di un'impiegata in un centro di accoglienza vicino Goteborg, di cui è stato accusato un profugo minorenne.

Il ministro Ygeman ha voluto comunque precisare che l'anno scorso è stato accolto il 55% delle richieste di asilo esaminate (58.800 in tutto) e che il rimpatrio annunciato sarà graduale. Anche perché non sarà semplice: «Abbiamo davanti una grande sfida – ha concluso – e avremo bisogno di più risorse e della massima collaborazione tra le autorità».

A poche ore di distanza dall’annuncio di Ygeman, anche il ministero dell’Interno finlandese ha fatto sapere che il Paese prevede di espellere quasi 20mila migranti che hanno chiesto asilo nel 2015. Una percentuale non molto diversa da quella degli anni precedenti (il 62% del totale contro il 56% del 2014), che corrisponde però a un numero assoluto molto più elevato visto il flusso registrato l’anno scorso.

L’annuncio di Stoccolma e Helsinki è il secondo segnale di chiusura del Nord arrivato nella settimana. Martedì la Danimarca ha approvato una riforma del diritto di asilio che autorizza la confisca dei beni dei migranti e allunga da uno a tre anni i tempi per i ricongiungimenti familiari.

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