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Zika spaventa le Olimpiadi. Gli Usa ai suoi atleti: chi ha paura…

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il virus trasmesso dalle zanzare

Zika spaventa le Olimpiadi. Gli Usa ai suoi atleti: chi ha paura è libero di non partecipare

  • –di Si.Spe.

L’incubo Zika sulle Olimpiadi. Gli atleti statunitensi preoccupati per l’emergenza scatenata dal virus - trasmesso dalla zanzara Aedes Aegypty e potenziale rischio per le donne incinte - potranno decidere di non partecipare alle Olimpiadi 2016 in Brasile. Alcuni media americani riportano che a comunicarlo agli sportivi è stato proprio lo United States Olympic Committee (Usoc), l'organizzazione che rappresenta gli Usa nel Comitato Olimpico Internazionale: gli atleti che non se la sentono di andare a Rio potranno rinunciare. Non è ancora chiaro esattamente in quali e quanti modi possa trasmettersi il virus che ha scatenato l’allarme dell’Oms per la possibile correlazione con la microcefalia dei feti. Tra le modalità di trasmissione, oltre alle punture delle zanzare, ci sarebbero anche il contagio attraverso i rapporti sessuali, la saliva e l’urina.

Finora negli Stati Uniti sono stati segnalati una decina di casi di contagio: nove in Florida, dove le autorità sanitarie ritengono che i contagiati abbiano contratto il virus durante un viaggio all'estero in uno dei paesi a cui per ora è estesa l'epidemia (Sud America e Caraibi). Il governatore Scott ha dichiarato lo stato d'emergenza nelle contee di Miami-Dade, Lee, Hillsborough e Santa Rosa. Uno in Texas, dove qualche giorno fa c'è stato il primo caso di trasmissione avvenuto direttamente su suolo statunitense (tramite rapporto sessuale tra una persona la cui identità non è stata rivelata e un partner appena tornato da un viaggio in una delle aree in questione).

«Stiamo monitorando la situazione da vicino e abbiamo contatti costanti con il Comitato Olimpico Internazionale, il comitato organizzatore a Rio, l'Organizzazione Mondiale della Sanità e specialisti in malattie infettive esperti di malattie tropicali», ha dichiarato in un'email a Time un portavoce dell'Usoc. «E vogliamo assicurarci che la nostra delegazione e tutto il Team Usa tengano a mente le raccomandazioni dei Cdc (i Centri americani per la prevenzione e il controllo delle malattie)».

Obama: 1,8 miliardi di dollari per emergenza
Intanto, Barack Obama ha annunciato che chiederà al Congresso di stanziare 1,8 miliardi di fondi per l'emergenza Zika, ma al contempo rassicura gli americani ricordando che non si tratta di un virus mortale. «La buona notizie è che non è come Ebola, la gente non muore per Zika, molte persone hanno contratto il virus e non se ne sono neanche accorti», ha detto il presidente americano in un'intervista trasmessa oggi da «Cbs This Morning». «Presenteremo una proposta legislativa al Congresso per finanziare sia la ricerca sui vaccini e la diagnostica ma anche per programmi di salute pubblica - ha aggiunto poi Obama - ma non bisogna entrare nel panico, non si tratta di qualcosa per cui la gente può morire, ma deve essere presa molto seriamente».

In particolare, il presidente americano ha sottolineato che le autorità sanitarie devono anche determinare l'esatto collegamento tra il virus e malformazioni dei neonati, ma comunque ha ribadito che «sembra che rischi significativi vi siano per le donne in gravidanza o che stanno considerando di avere un bambino».

La maggior parte dei fonti richiesti dalla Casa Bianca, quasi 1,5 miliardi di dollari, saranno destinati al dipartimento della Sanità e trasferiti ai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc). Uno stanziamento di 200 milioni di dollari andrà alla ricerca per i vaccini, mentre altri 250 milioni saranno destinati a Puerto Rico dove è stata dichiarata l'emergenza dopo che si sono registrate 22 infezioni. Sono previsti anche 335 milioni per l'U.S. Agency for International Development, l'agenzia di cooperazione allo sviluppo, e 41 milioni al dipartimento di Stato per aiuti ai Paesi maggiormente colpiti dall'epidemia.

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