
Un kamikaze si fatto saltare in aria stamani in Balo Sokak, una stradina all'angolo con viale Istiklal, a pochi metri dalla piazza di Galatasaray e dal centro commerciale Demiroren, il più grande della zona, nella zona della shopping di Istanbul. La deflagrazione è avvenuta nei pressi di un ristorante di kebab.
L’esplosione ha provocato almeno 5 morti e 36 feriti, di cui 7 sono in gravi condizioni. Tra i feriti, dodici sono stranieri. Lo ha detto il ministro turco della Salute, Mehmet Muezzinoglu, mentre il bilancio è ancora provvisorio.
C’è anche un bambino tra le vittime dell'attentato di stamane, alle 11 in punto, nel cuore di Istanbul. Lo riferisce la Cnn turk, ma la notizia non è confermata da fonti ufficiali.
Secondo l'emittente, che ha dislocato i suoi inviati dinanzi tutti gli ospedali in cui sono ricoverati i feriti, tra le persone coinvolte c'è anche una bambina di 7 anni e mezzo che versa in condizioni critiche.
Inoltre, tra i feriti ci sono almeno 3 cittadini israeliani, secondo l'agenzia di stampa turca Dogan. La presenza di israeliani è stata confermata dal portavoce del ministero degli affari esteri Emanuel Nahshon che però non ha specificato quanti siano.
Secondo la Cnn Turk, un’altra persona sarebbe rimasta uccisa assieme al kamikaze. In base alle prime ricostruzioni l’attentatore avrebbe avuto un altro obiettivo, ma l'esplosivo che aveva addosso sarebbe scoppiato prima del previsto.
La polizia ha isolato parte del viale, che sbocca su piazza Taksim, nella parte europea della città su Bosforo e la zona è sorvolata da un elicottero della polizia, nel timore di altri attentati.
Dopo l'ennesimo attacco terroristico, che domenica scorsa ha ucciso 37 persone con un’autobomba nel centro di Ankara, l'allarme sicurezza in Turchia è ai massimi livelli. Giovedì e venerdì le rappresentanze diplomatiche tedesche nel Paese sono rimaste chiuse per la minaccia di un attacco dell'Isis.
Le forze di sicurezza sono inoltre in allerta per le celebrazioni del capodanno curdo Newroz, che culmineranno lunedì a Diyarbakir, nel sud-est, ma sono state vietate in quasi tutta la Turchia.
Lo scorso gennaio, un kamikaze dell’Isis si era fatto esplodere nel centro di Istanbul causando una strage di turisti: almeno dieci mori, la maggior parte tedeschi.
Media: il kamikaze è un turco dell’Isis. Ma Ankara punta il dito contro curdi
Il kamikaze che oggi ha ucciso almeno 5 persone nel centro di Istanbul sarebbe un militante turco dell'Isis, identificato come Savas Yildiz di 33 anni, originario di Adana nel sud del Paese, che faceva parte della lista dei sospetti potenziali attentatori suicidi. Lo riferiscono diversi media locali.
Ma il governo di Ankara punta il dito contro i guerriglieri curdi Pkk, il Partito dei lavoratori del Kurdistan, che hanno riaperto il loro scontro con le forze di sicurezza turche: lo ha detto una fonte del governo, spiegando che i primi indizi lasciano proprio pensare a un’azione del gruppo. Secondo la fonte, rilanciata dal quotidiano Hurriyet, la polizia è riuscita a distrarre il terrorista dall'obiettivo iniziale e ha fatto detonare l'ordigno «per paura».
Intanto la commissione di vigilanza turca su radio e tv ha imposto un divieto temporaneo sulla trasmissione di immagini e video dalla scena dell'attentato: un divieto, si legge nella nota, che riguarda trasmissioni dal vivo dal luogo, filmati del momento dell'esplosione e subito dopo, e immagini dei corpi delle vittime.
La Germania, che giovedì e venerdì aveva tenuto chiuso la sua ambasciata ad Ankara e il consolato a Istanbul proprio nel timore di un imminente attentato, ha raccomandato i suoi concittadini su suolo turco di rimanere negli alberghi e tenersi aggiornati su eventuali sviluppi.
La vocalist Skin testimone
Per caso, all’attentato ha in qualche modo assistito Skin, la vocalist degli Skunk Anansie, popolarissima anche per il suo ruolo di giudice nel talent-show di Sky, X Factor: l'attentato è avvenuto all'esterno dell'albergo in cui alloggia la cantante. Su Twitter ne ha dato notizia lei stessa: «Enorme bomba all'esterno del nostro albergo. Sto bene, molto scossa, gente morta, scene terrificanti».
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