Mondo

I ministri degli Esteri Ue: «Turchia rispetti lo stato di…

  • Abbonati
  • Accedi
riunione a bruxelles, presente anche kerry

I ministri degli Esteri Ue: «Turchia rispetti lo stato di diritto»

  • –dal nostro corrispondente
Il Segretario di Stato Usa, John Kerry, con l'Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini (Afp)
Il Segretario di Stato Usa, John Kerry, con l'Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini (Afp)

BRUXELLES – Riuniti qui a Bruxelles per un incontro ministeriale fissato da tempo, i ministri degli Esteri dell'Unione sono chiamati a fare il punto della situazione internazionale dopo una settimana segnata da un nuovo attacco terrorista in Francia e un tentato colpo di stato in Turchia. I Ventotto devono trovare un giusto equilibrio tra la condanna del fallito golpe e un sostegno al potere democratico, ma sempre più autoritario del presidente Recep Tayyip Erdogan. Di fronte allo stesso dilemma sono gli Stati Uniti.

«Affermiamo che lo stato di diritto deve essere protetto per il bene della Turchia», ha detto l'Alto Rappresentante per la Politica estera e di Sicurezza Federica Mogherini prima della riunione ministeriale. «Invieremo un messaggo forte in questo senso» ad Ankara. Non vi è nessuna scusa perché la Turchia prenda delle misure che spingano il paese «lontano dallo stato di diritto». Dello stesso avviso, sono stati i ministri dei principali paesi europei, tra i quali l'Italia e la Francia.

Gentiloni: la reazione al tentato golpe turco non deve essere di vendetta
«Siamo stati molto chiari nel condannare il tentativo di golpe militare - ha spiegato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni arrivando nella sede del Consiglio europeo - e al tempo stesso siamo molto chiari nel dire che la reazione al golpe militare non può essere di vendetta ma deve tenere conto dello stato di diritto: il ricorso alla pena di morte sarebbe evidentemente in contraddizione». Ha aggiunto il francese Jean-Marc Ayrault: «Dobbiamo essere vigili perché la Turchia non si allontani dalla democrazia».

Prima della riunione ministeriale, il segretario di Stato americano John Kerry ha incontrato i ministri durante una prima colazione. Ha affermato in una conferenza stampa: gli Stati Uniti «sono a fianco del potere eletto, ma voglio anche fermamente esortare quest'ultimo a mantenere l'ordine e la stabilità, rispettando le istituzioni democratiche e lo stato di diritto (…) Crediamo che i responsabili del golpe debbano essere portati davanti alla giustizia, ma nel rispetto della legge».

Kerry: Usa mai ricevuto richiesta di estradizione per Gülen

Interpellato sulle accuse turche contro Fethullah Gülen, Kerry ha spiegato che «gli Stati Uniti non hanno ricevuto alcuna richiesta formale di estradizione» da parte di Ankara. L'uomo è accusato dalla Turchia di avere organizzato il tentato colpo di Stato di venerdì sera. Il segretario di Stato ha esortato il governo turco a presentare «prove, non accuse». Ha poi aggiunto: «Non stiamo facendo nulla per bloccare» una eventuale estradizione, ma questa deve avvenire «secondo le regole».

Il problema dei migranti dal Vicino Oriente
Per l'Europa, il rapporto con la Turchia è fonte di crescenti dilemmi e contraddizioni. Il paese non è solo un tassello cruciale dell'Alleanza atlantica. È anche un partner decisivo in un accordo firmato in marzo e che deve servire a meglio gestire l'arrivo di migranti dal Vicino Oriente. In cambio della collaborazione turca, l'Unione ha promesso la liberalizzazione dei visti, purché la Turchia rispetti alcuni criteri, tra cui quelli relativi alla lotta contro il terrorismo.

Il rischio è che la deriva autoritaria renda impossibile per i Ventotto concedere la liberalizzazione dei visti e quindi che l'intesa stessa con Ankara non entri pienamente in vigore, con il pericolo in un aumento dei flussi migratori. A proposito della possibilità che venga reintrodotta la pena capitale nel paese, la signora Mogherini ha ricordato che «nessun paese può diventare membro dell'Unione se esercita la pena di morte». Lo stesso, ha aggiunto, vale per il Consiglio d'Europa, di cui la stessa Turchia fa parte.
A questo riguardo, Kerry ha sottolineato che gli Stati Uniti stanno osservando «con grande attenzione» gli sviluppi anche in questo campo. La riunione ministeriale europea, che si sta svolgendo in queste ore qui a Bruxelles, è anche dedicata alla lotta contro il terrorismo, nella quale la stessa Turchia ha un ruolo importante, poiché una fetta importante dei combattenti stranieri che dalla Siria giungono in Europa per poi commettere attentati passano dall'aeroporto di Istanbul.

© Riproduzione riservata