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Terrore in francia / 2

Hollande: «I terroristi dell’Isis ci hanno dichiarato guerra»

Il presidente francese Hollande a Saint-Etienne-du-Rouvray (Afp)
Il presidente francese Hollande a Saint-Etienne-du-Rouvray (Afp)

«Siamo davanti a un’organizzazione terroristica, l’Isis, che ci ha dichiarato guerra, vuole dividerci. Dobbiamo condurre questa guerra con tutti i mezzi». Lo ha detto il presidente, François Hollande, nella sua dichiarazione alla stampa da Saint-Etienne-du-Rouvray (a dieci chilometri dalla sua città natale, Rouen) dove si è precipitato a poche ore dal primo allarme, con il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve.

Una guerra da combattere «nel rispetto del diritto (...) Siamo una democrazia», ha poi aggiunto Hollande, che ha espresso «la solidarietà e la vicinanza della Nazione alle famiglie delle vittime e alla comunità dei cattolici di Francia». Sono stati colpiti «i cattolici, ma sono tutti i francesi che si sentono coinvolti».

Saint-Etienne-du-Rouvray, ha detto ancora il titolare dell’Eliseo, è il seguito di quello che «stiamo vivendo ormai da quasi due anni». Dopo Charlie Hebdo, dopo l'HyperCacher, dopo il Bataclan, dopo Nizza e i tanti altri episodi che in questi ultimi diciotto mesi hanno insanguinato il Paese.

Il presidente ha convocato per domani la Conferenza dei rappresentanti dei culti in Francia. Creata nel novembre 2010, la conferenza riunisce i rappresentanti delle tre chiese cristiane, cattolica, protestante ed ortodossa, insieme ai rappresentanti della comunità ebraica, musulmana e buddista. Hollande riceverà questa sera all'Eliseo l'arcivescovo di Rouen, Monsignor Lebrun, rientrato d'urgenza da Cracovia dove si era recato per partecipare alle Giornate Mondiali della Gioventù.

Anche il premier francese Manuel Valls ha espresso il suo orrore per il «barbaro attacco a una chiesa» nel quale un sacerdote è stato ucciso. «L'intera Francia e tutti i cattolici sono feriti. Resteremo uniti», ha scritto su Twitter.

Uno dei leader dell’opposizione, Nicolas Sarkozy, ha ripetuto che di guerra si tratta. «Non c'è altra scelta che combatterla e vincerla». Oggi «dobbiamo cambiare tutta la strategia della nostra risposta. Il nostro nemico non ha limiti, non ha morale, non ha tabù», ha aggiunto Sarkozy, chiedendo al governo di adottare subito le misure contro il terrore proposte dal suo partito, Les Républicains. Tra queste, sanzioni per chi consulta siti jihadisti, espulsione degli stranieri a rischio radicalizzazione schedati con la lettera 'S' (è il l caso di uno dei due autori dell’attacco di oggi) e braccialetto elettronico per quelli con passaporto francese. Nel piano di Sarkozy ci sarebbe anche l'isolamento per chi sconta pene detentive per reati legati al fondamentalismo.

Da destra Marine Le Pen sin da subito ha commentato l'episodio del prete sgozzato in Normandia definendolo «un altro attacco contro il terrorismo islamico», il modus operandi «è ovvio». La numero uno del Front National ha aggiunto: «La responsabilità di tutti coloro che ci governano da trent'anni è enorme. Vederli chiacchierare è ripugnante».

Dall’Italia il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha espresso al presidente francese Hollande tutta la vicinanza e solidarietà sua e del governo «di fronte all'assurdo episodio di odio avvenuto in Normandia». Così ha fatto anche la premier britannica Theresa May, già ministro dell’Interno, durante una conferenza stampa col premier irlandese Enda Kenny in visita a Londra. «La Gran Bretagna è al fianco della Francia» ha detto May, e ha aggiunto che un attacco terroristico è «altamente probabile» anche nel Regno Unito. «I terroristi - ha detto May - stanno cercando di distruggere i nostri valori ma non prevarranno».

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