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Brexit, accordo doganale temporaneo per l’Irlanda

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verso lo scontro con bruxelles

Brexit, accordo doganale temporaneo per l’Irlanda

L’ennesimo compromesso dell’ultima ora ha evitato la crisi di Governo su Brexit in Gran Bretagna, ma non eviterà lo scontro con l’Unione Europea.
Londra ha presentato oggi il suo piano su come gestire i controlli alla frontiera interna irlandese dopo l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue.

Il piano, che è stato inviato a Bruxelles, prevede un “accordo doganale temporaneo” che mantiene lo status quo, quindi un’unione doganale de facto, per un periodo di un anno dopo i 21 mesi di transizione già concordati dopo Brexit.

La scadenza finale “prevista”sarà quindi il dicembre 2021: dopo quella data la Gran Bretagna lascerà il mercato unico e l’unione doganale in ogni caso.
L’inserimento del limite temporale di un anno nel documento ha placato i sostenitori di Brexit che negli ultimi giorni avevano protestato contro la prospettiva di una soluzione temporanea senza una fine prestabilita, che avevano definito un “assegno in bianco” a Bruxelles.

Il ministro per l’uscita dalla Ue, David Davis, era arrivato a minacciare le dimissioni stamani per il timore che la Gran Bretagna si trovasse a restare nell’unione doganale a oltranza. Dopo qualche ora di negoziati, la premier Theresa May ha trovato la soluzione di compromesso inserendo nel testo il limite temporale di un anno.

Nel dicembre scorso Londra e Bruxelles si erano trovate d’accordo sull’impossibilità di tornare a controlli al confine tra le due Irlande, e per evitarli avevano concordato la cosiddetta “backstop”, cioè la garanzia di un mantenimento dello status quo in caso di mancata intesa-quadro su Brexit.
Per la Ue sarebbe solo l’Irlanda del Nord a restare nel mercato unico e nell’unione doganale, mentre per Londra, che vuole mantenere l’integrità costituzionale del Regno Unito, deve essere l’intero Paese. La May ha ribadito questo fatto nella sua letter a Bruxelles oggi: le regole devono essere le stesse per tutte le nazioni del Regno Unito.

Il capo negoziatore Ue, Michel Barnier, ha risposto via Twitter che la proposta britannica sarà valutata secondo tre criteri: deve essere una «soluzione che funzioni» per evitare i controlli alla frontiera interna irlandese: deve rispettare l’integrità del mercato unico e dell’unione doganale; e deve essere una «all-weather backstop», ossia una soluzione che funziona anche nelle condizioni peggiori.

Sarà difficile che la Ue possa accettare una proposta con una data di scadenza precisa, perché l’accordo di dicembre era senza scadenza proprio per fornire una garanzia certa che, in assenza di un accordo permanente tra le parti, il problema del confine irlandese non si sarebbe ripresentato.

Londra aveva già in dicembre accettato, in teoria, di restare nell’unione doganale fino al raggiungimento di un accordo permanente. La May ora ha fatto marcia indietro per placare i Brexiter nel partito conservatore ed evitare la crisi di Governo.
Barnier darà il suo verdetto sulla proposta britannica domani, ma il premier irlandese Leo Varadkar ha già dichiarato che una backstop con una scadenza temporanea è inaccettabile.

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