Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, pur rafforzato dal brillante risultato alle elezioni europee, è stato sfiduciato dal Parlamento, primo capo di governo a subire questa sorte nella storia moderna del Paese. La mozione di sfiducia nei suoi confronti, presentata dal Partito socialdemocratico Spö,è stata infatti approvata anche dall’Fpö.
La destra populista fino a pochi fa era alleata con l’Övp, il Partito popolare del cancelliere, ma gli ha voltato le spalle dopo lo scandalo che ha costretto alle dimissioni il suo leader e vicecancelliere, Heinz-Christian Strache, ripreso di nascosto in un video mentre prometteva alla sedicente figlia di un oligarca russo contratti in cambio di finanziamenti e sostegno.
Dopo la diffusione del video, Kurz ha chiesto le dimissioni anche del ministro dell’Interno, membro dell’Fpö, suscitando la reazione di tutti i ministri populisti, che sono usciti in massa dall’esecutivo. Il cancelliere li ha sostituiti con tecnici e ha convocato elezioni anticipate per settembre, ma dovrà ora lasciare l’incarico. E il presidente Alexander van der Bellen dovrà ora nominare un governo di transizione per traghettare il Paese al nuovo voto.
Sul piano delle ricadute elettorale la scommessa del giovane e ambizioso leader austriaco, capace di prendere nettamente le distanze da un alleato utile per salire al potere ma divenuto scomodo, ha pagato: l’Övp alle europee ha sfiorato il 35% dei consensi: circa 8 punti percentuali in più rispetto alle scorse europee, ma meglio anche delle ultime elezioni politiche (2017), dove era arrivato primo con il 31,5%.
Hanno accusato il colpo invece i populisti dell’Fpö, al 17,2%. La flessione è stata relativamente contenuta rispetto al 19,7% delle scorse europee, ma molto più marcata rispetto al 26% delle politiche 2017.
Sul fronte parlamentare, tuttavia, la posizione di Kurz si è fortemente indebolita, con l’Fpö decisa a vendicarsi e i socialdemocatci e, più in generale, l’opposizione che hanno accusato il cancelliere di aver cercato di prendere le distanze da fatti di cui è in qualche misura corresponsabile: «Kurz ha perso la sua scommessa», ha dichiarato Joerg Leichtfried, parlando a nome dell Spö . E poi, rivolgendosi direttamente a Kurz: «Cancelliere, lei è pienamente responsabile». E di scommessa si può effettivamente parlare per l’alleanza tra popolari e populisti, guardata con interesse in tutta Europa ma divenuta negli ultimi tempi difficile da gestire, tra scandali e prese di posizione non proprio all’insegna del politically correct di espondenti dell’Fpö.
Anche la scommessa dei partiti di opposizione potrebbe essere però rischiosa., di fronte a un leader che a settembre potrebbe vedere i suoi consensi ancora crescere. Anche se forse non abbastanza da tentare di governare da solo.
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