Dossier | N.52 articoli
L’Europa dopo il voto
Le elezioni europee di fine maggio hanno modificato i rapporti di forza tra i Paesi e i blocchi politici. Cosa si sta muovendo nell’Unione?
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Salvini, Le Pen, Orban: i margini stretti dei sovranisti per cambiare le regole Ue
Al di là dei toni trionfalistici con i quali la Lega e altri partiti nazionalisti stanno promettendo di «cambiare l'Europa», la loro capacità di influenza a Bruxelles e a Strasburgo è tutta da valutare: dipenderà tanto dall'iniziativa dei movimenti euroscettici quanto dalla coesione dei partiti europeisti. L’organismo più permeabile è forse il Consiglio, dove però per contare serve una minoranza di blocco che Salvini, Le Pen e Orban da soli non hanno
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Berlusconi in Europa per difendersi da Meloni-Toti
L’ex premier parteciperàoggi alla riunione del Ppe a Bruxelles prima del vertice dei capi di Governo.
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Perché le città votano il Pd e la provincia la Lega
Il Pd vince in centri più grandi come Milano, Roma, Firenze e Genova. La Lega trionfa nelle province, a volte con percentuali che sfiorano il 70% e ribaltano i risultati del capoluogo. Il voto italiano è sempre più spaccato fra città e provincia, ma non siamo l’unico caso in Europa
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Europee, radiografia Swg del voto: ecco chi ha votato chi
Elezioni europee 2019: ecco l'analisi dei flussi di voto elaborata da Swg. Come è andato il voto rispetto alle politiche 2018. E come hanno votato baby boomers, Generazione X, Millennials, Generazione Z. E ancora: operai, professionisti, poveri, ceti medio-bassi e ceti medi e donne. Elaborazione Swg su dati reali - Rilevazione Cati-Cawi-Cami - Campione nazionale di 8mila elettori residenti in Italia.Dati riponderati sui dati reali del Viminale.
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Europee, l’altra Italia che vive all’estero: Pd oltre il 32%, Lega al 18%
C’è un’Italia che al voto europeo ha attribuito un inequivocabile successo alla Lega del vicepremier Matteo Salvini. E poi c’è l’Italia degli italiani residenti all’estero, il cui orientamento politico è decisamente diverso
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Al Nord e nelle grandi città: ecco dove è crollato il Movimento 5 Stelle
Dal 32,6% delle politiche del 2018 al 17% delle elezioni europee. Il Movimento 5 Stelle è il grande sconfitto di questa tornata elettorale e registra un calo di circa quattro punti percentuali anche rispetto alle elezioni europee del 2014, quanto il Movimento incassò il 21,15% dei consensi
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Una Europa che deve essere rilanciata
L’Europa, grande mercato di consumi e per questo corteggiato da tutti, è di fronte a una scelta decisiva: ritrovare nuovo slancio o rassegnarsi a un rapido tramonto per il prevalere delle divisioni. Nel primo caso potrà giocare un ruolo nella partita in corso a livello mondiale. Nel secondo è chiaro che gli Stati europei, anche quelli più forti come la Germania, dovranno rassegnarsi a essere soltanto spettatori
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Il trionfo di Salvini: 3 cose da sapere sul voto italiano
Il voto europeo consegna la fotografia di un grande ribaltone: la Lega vola e compie un sorpasso storico diventando il primo partito italiano sopra il 34%, scalzando i compagni di governo del M5S, che crollano al 17% rispetto al pieno elettorale di 14 mesi fa. Ma è in generale il paese Italia a virare decisamente a destra
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Il fronte europeista tiene, ma in Francia e Germania governi più deboli
L’Europa politicamente più eterogenea e difficile da gestire che promettevano i sondaggi è arrivata. Sono cresciute le forze populiste - non abbastanza da ribaltare i rapporti di forza - e anche questo era atteso. E ha tenuto bene il fronte europeista, forse meglio del previsto e grazie anche a un’importante avanzata dei Verdi in molti Paesi
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Europee, la più longeva ha votato a 116 anni
Non è mancata la sposa al seggio, l’anziana che voleva consegnare la scheda elettorale al Salvini, lo scatto alla preferenza che è costato una denuncia a un uomo nel beneventano. Bossoli di proiettili davanti a tre scuole sedi di seggi elettorali nel nuorese
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Austria, il Parlamento sfiducia il cancelliere Kurz
Il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, pur rafforzato dal brillante risultato alle elezioni europee, è stato sfiduciato dal Parlamento, primo capo di governo a subire questa sorte nella storia moderna del Paese
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Elezioni europee, in Irlanda testa a testa tra il partito del premier e Alde. Bene i verdi
In Irlanda si è già votato per le elezioni europee e già trapelano alcune indicazioni tramite gli exit poll, secondo i quali c’è un testa a testa tra ...
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Germania, i Verdi rubano la scena all’estrema destra di AfD
Il programma elettorale di lotta al cambiamento climatico, spinta sulle rinnovabili e sugli investimenti nell’auto pulita piace all’elettorato urbano, istruito e benestante
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Europee: la Lega punta al 30%, per il M5S il 23% è la linea del Piave
Le elezioni europee del 26 maggio saranno un test importante non solo per misurare i rapporti di forza all’interno della maggioranza giallo-verde ma anche per verificare la tenuta delle forze di opposizione
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Euro: cos’è successo all’Italia nei primi 20 anni
L’Unione europea è innanzitutto, per il dibattito pubblico italiano, l’euro e il ruolo che ha avuto nella nostra economia, tra miti e illusioni. In dieci grafici, la storia di una convivenza meno difficile di quanto si immagini
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Così Bruxelles indica la via agli Usa su privacy e concorrenza
Negli ultimi cinque anni di legislatura la Ue è riuscita ad aumentare le garanzie sulla privacy digitale e arginare lo strapotere dei colossi Usa, da Google a Facebook. Bruxelles è diventato un faro nella regolamentazione tech, anche al costo di qualche controversia. Cosa abbiamo raggiunto e cosa aspettarsi dai prossimi cinque anni
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Europee, i sovranisti non sfondano. Economia e immigrazione le priorità
È il trend evidenziato dall’European Elections Monitoring Center, osservatorio internazionale online delle elezioni europee che raccoglie, analizza e rende consultabili le campagne elettorali realizzate nei 28 paesi chiamati al voto. Il progetto è guidato dall’Università degli Studi di Roma Tre e finanziato dal Parlamento Europeo
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Cos’è il deficit al 3% del Pil e perché non solo Salvini vuole rivederlo
Matteo Salvini ha fatto agitare i mercati con la sua minaccia: andremo oltre il 3% del deficit e i parametri di Maastricht. Ma da dove arriva la regola che scatena tensioni fra il governo e Bruxelles? Ed è solo il leader leghista che propone di riformarlo?
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La Ue è inutile? Il 60% dei decreti legislativi “nasce” a Bruxelles
Secondo una stima raccolta dal Sole 24 Ore, il 59,2% dei 299 decreti legislativi pubblicati dal 2014 al 2019 sono in attuazione del diritto europeo, a partire dalle direttive: gli atti che vincolano gli stati membri al raggiungimento di un certo obiettivo. Ma i numeri sull’impatto di Bruxelles vanno maneggiati con cura, come dimostrano i «falsi miti» diffusi dalla Francia al Regno Unito
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Borse e spread nella morsa di dazi e voto Ue: le mosse per il risparmiatore
Gli esperti: i listini attualmente non scontano la vittoria dei sovranisti. Piazza Affari e governativi italiani: pesano le avvisaglie di fine tregua tra Bruxelles e Roma e i timori sulla tenuta dell’Esecutivo. Negli Usa aumenta la volatilità ma secondo gli analisti tecnici l’impostazione di fondo resta positiva.
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La grande rapina all’Europa:
spariti 1.260 mld di IvaPiù di 1.260 miliardi di euro destinati ai 28 paesi dell'Unione europea sono scomparsi in otto anni tra il 2009 e il 2016 e solo in minima parte sono stati rintracciati. Un fiume di denaro, grande quanto il Pil dell'Australia, che doveva essere incassato dalle autorità fiscali dei paesi europei sotto forma di Imposta sul valore aggiunto (Iva) ma che si è inabissato come un fiume carsico e non è mai riaffiorato in superficie
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Perché non è tutto oro il calo della disoccupazione in Europa e in Italia
In Europa c’è stato un generale calo della disoccupazione. L’eccezione principale è rappresentata dalla Turchia. E l'Italia? In 15 tra regioni e province autonome il tasso di disoccupazione si è ridotto. Prima di celebrare, vale la pena di spostare l'attenzione ai dati relativi al solo 2018. Che mostrano come la disoccupazione resti uno dei problemi più profondi del nostro Paese
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Elezioni europee: cinque falsi miti fra populisti, migranti e Viktor Orbán
I cittadini temono «l’emergenza migranti», il voto «servirà solo a Salvini», l’Europa «è divisa fra Ovest e Est»... Sono alcune fra le analisi che si leggono più spesso sul voto di maggio. E se fossero falsi miti? Se lo è chiesto il think tank The European council of foreign relations, provando a smascherare i luoghi comuni più diffusi sull’appuntamento di maggio. Eccoli
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Per Strasburgo la prima sfida è il nuovo bilancio a prova di Brexit
Tra i dossier più importanti su cui l'Europarlamento deve pronunciarsi c'è il bilancio dell'Unione e il calendario ha voluto che l'approvazione del ...
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Grido d’allarme degli economisti sulle sovvenzioni alla pesca
L'Unione europea ha una responsabilità internazionale: deve vietare le sovvenzioni dannose e aumentare la protezione degli ecosistemi marini
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Fake news, come possono influenzare le prossime elezioni europee
Gli esperti non hanno dubbi: il pericolo numero uno per il voto europeo di maggio è quello rappresentato dalladisinformazione . Ovvero dai “bot automatizzati” (“bot” sta per “robot”), a volte organizzati persino da Governi stranieri, che già in passato hanno influenzato il dibattito online e le conversazioni sui social, in innumerevoli occasioni, dalle polemiche italiane sui migranti al voto sull'indipendenza della Catalogna, fino alle discussione sui “gilet gialli” francesi
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Lo spettro di hacker, fake news e «troll» sul voto europeo di maggio
L’integrità del voto dipende dalle contromisure che 27 Stati differenti sapranno mettere in campo contro hacker e sistemi di disinformazione. Può bastare una sola falla, in un solo Stato, per congelare l’intero Parlamento europeo. Ecco come l’Ue si sta preparando all’appuntamento di maggio