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Dossier | N. 20 articoli Brexit, il lungo addio

Brexit, Trump esorta il Regno Unito: mandate Farage a negoziare con l’Ue

La Gran Bretagna dovrebbe mandare il leader del Brexit party Nigel Farage a negoziare con Bruxelles, e se Londra non otterrà quel che chiede all’Unione Europea, dovrebbe semplicemente uscire con un “no deal”. Donald Trump entra a piedi uniti nel complesso scenario della Brexit in un'intervista al Sunday Times alla vigilia del suo viaggio nel Regno Unito. Il presidente americano sostiene che il prossimo premier britannico dovrebbe rifiutarsi di pagare i 39 miliardi di sterline previsti per il divorzio e semplicemente «andarsene» se Bruxelles non dovesse accettare le richieste britanniche. «Se fossi in loro non pagherei - dichiara al domenicale del Times - Io sono così, non pagherei, è una cifra enorme».

Trump aggiunge che Londra dovrebbe anzi «citare in giudizio» l'Ue, i cui «errori hanno causato danni» alla Gran Bretagna, per avere una posizione più forte nei negoziati. Promette inoltre che «farà il massimo» per arrivare ad una accordo di libero scambio Washington-Londra nei mesi che seguiranno la Brexit. «Mi piace molto Nigel Farage - afferma Trump - ha molto da offire. È una persona molto intelligente. I conservatori non lo coinvolgono. Avrebbero molto da guadagnare coinvolgendolo. Non l’hanno ancora capito».

Il presidente Usa, nell'intervista, dice anche che dovrà «conoscere» Jeremy Corbyn prima di autorizzare l’intelligence americana a condividere i suoi segreti con un eventuale governo di sinistra a guida Labour, e che Londra dovrà «fare attenzione» a non compromettere la condivisione delle informazioni riservate facendo entrare Huawei nelle reti 5G britanniche.

Donald Trump non è nuovo a commenti e considerazioni sulla politica interna britannica: in un’altra intervista al Sun aveva «eletto» come suo candidato favorito per succedere a Theresa May il più convinto dei Brexiteer, Boris Johnson. «Mi è sempre piaciuto. Non so se verrà scelto, ma penso che sia un bravissimo ragazzo, una persona di grande talento», aveva detto Trump, che però in Gran Bretagna non è amatissimo e anzi dovrà fare i conti anche con probabili contestazioni al suo arrivo la prossima settimana.

In un articolo per l’Observer il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha paragonato il linguaggio usato da Donald Trump con i suoi sostenitori a quello «dei fascisti del ventesimo secolo». «Trump è solamente uno dei migliori esempi di quella che è una minaccia globale. La destra estrema è in crescita nel mondo e minaccia i diritti e libertà che abbiamo conquistato con tanti sacrifici, nonché i valori che hanno definito le nostre società liberali e democratiche per oltre 70 anni», attacca Khan, aggiungendo che «Viktor Orban in Ungheria, Matteo Salvini in Italia, Marine Le Pen in Francia e Nigel Farage qui in Gb usano gli stessi cliché divisivi dei fascisti del ventesimo secolo per guadagnare consenso, ma con nuovi, sinistri metodi per far passare il loro messaggio. E stanno guadagnando terreno e conquistando potere ed influenza in luoghi che sarebbero stati impensabili solo pochi anni fa».

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