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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2011 alle ore 12:27.

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In testa svettano i grandi atenei americani, a cui tiene testa fra le europee solo la London Business School, al primo posto a pari merito con la rivale di sempre, la Wharton University of Pennsylvania.

L'Italia conquista il 28esimo posto, con la Sda Bocconi, scalando posizioni rispetto agli anni passati. Milano, inoltre, raddoppia: il 96esimo posto, fra i cento migliori Mba full-time del mondo secondo il Financial Times, è assegnato nel 2011 al Mip-Politecnico di Milano.

Sfogliare i ranking internazionali, cioè le classifiche che mettono ogni anno a confronto l'offerta delle diverse business school, è una delle strade da percorrere per scegliere un Mba o un master in management. «Nella selezione dei corsi – spiega Bruno Busacca, direttore della divisione master della Sda Bocconi, che compie quest'anno 40 anni – è infatti importante prestare attenzione al posizionamento della scuola, sulla base di graduatorie che prendono in esame non solo aspetti formativi, come la faculty, cioè il prestigio accademico e l'esperienza professionale del corpo docente, ma mappano anche elementi come gli sbocchi di lavoro per chi già ha seguito il percorso o il livello di stipendio raggiunto dopo il master e parametrato a quanto si guadagnava in precedenza. Inoltre è fondamentale l'accreditamento internazionale del corso e i servizi di sostegno forniti, come il supporto all'orientamento e allo sviluppo del profilo manageriale di un candidato».

In Europa, il ranking più consultato è quello del Financial Times, più tarato sul vecchio continente rispetto alle graduatorie stilate dal Business Week o da UsNews. Nella classifica dei Global Mba per il 2011, accanto alla London Business School e alla Wharton University of Pennsylvania (ad anni alterni al primo posto e quest'anno di pari livello), sfilano nell'olimpo delle prime dieci, le americane Harvard business school (3° posto), Stanford (4°), Columbia (7°) e il Mit (9°). Fra i Paesi emergenti, si distinguono la Cina (al sesto posto con la Honk Kong Ust Business School) e l'India (all''11esimo e 13esimo posto con l'Indian Institute e la Indian School of Business).

Buona performance per la Francia e per la Spagna. «Gli atenei più quotati e prestigiosi - spiega Alberto Amaglio, partner della Russell Reynolds, società di headhunting specializzata nella selezione di profili dirigenziali – sono spesso una scelta vincente perché permettono di intrecciare una rete di relazioni e conoscenze che, a certi livelli, possono pesare in modo importante sulla futura carriera».

Sempre il Financial Times pubblica, inoltre, la classifica (aggiornata al 2011) dei migliori master in management, con l'esclusione degli Stati Uniti. Al vertice della classifica questa volta brilla l'università di San Gallo, mentre la la Escp Europe (consorzio con sedi a Parigi, Londra, Berlino, Madrid e Torino) scende al terzo posto. Oltre a questa, l'unica italiana in classifica è la Bocconi, al 26° posto.

» La classifica dei master secondo Ft

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