Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 13 agosto 2014 alle ore 10:31.

My24

Gli iscritti - 1,4 milioni
Gli iscritti contribuenti alle Casse di previdenza dei professionisti a fine 2012 erano 1.390.846. Di questi 50.254 erano contribuenti pensionati. Circa 450mila iscritti operano nell'area sanitaria, oltre 300mila svolgono una professione tecnica, oltre 170mila sono professionisti dell'area giuridica e altrettanti dell'area economico-sociale

Le entrate - 7,5 miliardi
Secondo i dati riportati nel rapporto Adepp, l'associazione che riunisce diciannove casse di previdenza, sempre nel 2012, le entrate previdenziali complessive sono state pari a 7,513 miliardi di euro, a fronte di uscite per 4,734 miliardi di euro. La contribuzione totale, invece, è stata di 8,041 miliardi di euro e le uscite di 4,979 miliardi

Le prestazioni - 331.772
Nell'arco del 2012, le Casse di previdenza hanno erogato oltre 330mila prestazioni, di cui 201.228 di vecchiaia e anzianità, 118.404 ai superstiti e 12.140 per invalidità e inabilità. Oltre all'attività previdenziale le Casse svolgono un ruolo crescente nell'ambito del welfare a vantaggio dei loro iscritti

La successione delle leggi

01 | Il punto di partenza
In base alla legge 335/1995 le Casse di previdenza, nei provvedimenti di variazione delle aliqute contributive, di riparametrazione dei coefficienti di rendimento o di ogni altro criterio di determinazione del trattamento pensionistico, in termini peggiorativi per gli assicurati, «devono rispettare» il principio del pro rata

02 | La norma del 2006
Con la legge 296/2006 gli enti di previdenza dei professionisti – tenuti a misurare i bilanci attuariali nell'arco di 30 anni (non più 15) – adottano i provvedimenti per la salvaguardia dell'equilibrio finanziario di lungo termine avendo presente il principio del pro rata in relazione alle anzianità maturate sino a quel momento

03 | La stabilità 2014
La legge di Stabilità 147/2013 ha stabilito che la norma della legge Finanziaria 2007 «si interpreta nel senso che gli atti e le deliberazioni in materia previdenziale adottati dalle Casse» approvati dai ministeri prima del 2007 si intendono legittimi ed efficaci a condizione che siano finalizzati ad assicurare l'equilibrio finanziario di lungo termine

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi