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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2014 alle ore 06:38.
L'ultima modifica è del 03 settembre 2014 alle ore 10:01.

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Dal 1° ottobre 2014 tutti i privati (che non siano imprenditori o professionisti), se vorranno pagare un F24 superiore a mille euro (ovvero un modello di versamento con saldo inferiore, grazie a una compensazione), senza doversi appoggiare agli intermediari abilitati (professionista, associazione di categoria, Caf, eccetera), dovranno obbligatoriamente aderire ai servizi telematici di pagamento messi a disposizione dall'agenzia delle Entrate ovvero stipulare un contratto di home o remote banking con la propria banca o posta. Conseguentemente, dovranno aprire obbligatoriamente un proprio conto corrente (anche cointestato con altri).

I servizi online
I servizi telematici di pagamento messi a disposizione dall'agenzia delle Entrate sono l'F24 web, l'F24 online e l'F24 cumulativo. Anche se la procedura è completamente telematica, non è possibile effettuare i pagamenti tramite bancomat o carta di credito, ma è necessario addebitare il modello su un conto corrente bancario o postale. Per pagare le imposte e i contributi, infatti, non è applicabile l'obbligo imposto, dal 30 giugno 2014, ai «soggetti che effettuano l'attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali», di «accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito», cioè bancomat (articolo 15, commi 4 e 5 del Dl 179/2012).

Web, online e cumulativo
Con l'F24 web e con l'F24 online, il contribuente può compilare e trasmettere il modello di versamento F24 direttamente, non essendo necessario avvalersi di un intermediario abilitato (professionista, associazione di categoria, Caf, eccetera) alla trasmissione.
L'F24 cumulativo, invece, può essere utilizzato solo dagli intermediari abilitati al canale Entratel, i quali possono effettuare i versamenti delle imposte dovute dai loro clienti, con addebito diretto sui conti correnti di questi ultimi, ma anche sui propri conti bancari o postali. Il consulente, quindi, può addebitare sul proprio conto corrente un F24 intestato a un terzo. Operazione non possibile, invece, per il contribuente che usa l'F24 web o l'F24 online: quindi, ad esempio, il padre non può pagare l'F24 del figlio addebitandolo sul proprio conto.

Il conto corrente
Per l'F24 web e l'F24 online, cioè quelli che consentono di fare direttamente l'F24 telematico, senza avvalersi di altri soggetti terzi (intermediari abilitati), la richiesta di pagamento dell'F24 viene scartata se non c'è la corrispondenza tra il codice fiscale del contribuente indicato nel modello F24 e quello del titolare del conto corrente di addebito (o del cointestatario con abilitazione a operare con firma disgiunta). Ecco che in questi casi, da ottobre 2014, non potendo più pagare in contanti un F24 cartaceo, sarà necessario aprire obbligatoriamente un conto corrente per addebitare il modello telematico, generato con l'F24 web o l'F24 online.

L'alternativa
In alternativa, ci si dovrà affidare a un intermediario abilitato a Entratel che, tramite l'F24 cumulativo, potrà effettuare i versamenti online delle imposte dovute dai propri clienti con addebito unico sul proprio conto corrente delle somme complessivamente dovute. (L.D.S.)

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