Imu dei terreni, il Governo cambia ancora le regole. Tutte le tappe di una storia paradossale

Proprio queste incertezze hanno finora fermato il Governo, che dovrebbe assumere la decisione definitiva nel consiglio dei ministri in programma per domani. Che cosa può accadere? A meno di obiezioni insuperabili da parte della Ragioneria generale dello Stato, il Governo dovrebbe optare per i nuovi parametri basati sulla «classificazione sintetica», ma lascerebbe comunque solo quattro giorni lavorativi ai contribuenti per prendere le misure delle nuove regole e mettere mano al portafoglio per il pagamento. Un meccanismo, questo, in palese contrasto con lo Statuto del contribuente, che imporrebbe di far passare almeno 60 giorni fra la richiesta di un pagamento e la scadenza per effettuarlo (e vieterebbe anche di cambiare le regole fiscali in corso d'anno). Viste le difficoltà, però, il Governo potrebbe anche decidere di non agire, lasciando campo aperto alla probabile bocciatura nel merito da parte del Tar Lazio. Anche se a sorpresa i giudici amministrativi promuovessero in extremis il decreto, comunque, la partita non sarebbe chiusa, perché c'è un'altra sospensiva già accolta con decisione di merito in calendario per il 4 febbraio.