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Questo articolo è stato pubblicato il 31 marzo 2015 alle ore 16:09.

Un miliardo e mezze al mese, che proiettato su base annua vuol dire 18 miliardi di euro. A tanto ammonta la stretta sul flusso di cassa per le imprese derivante da split payment e reverse charge secondo le stime dell’Osservatorio Cna, che chiede di sfruttare l’estensione della fattura elettronica a tutte le Pa per superare queste due misure.

Secondo la Cna, le imprese intermedie, in genere, compensano l'imposta che incassano sulle vendite con quella pagata ai fornitori. Ma dal 1° gennaio scorso qualunque soggetto della Pa che riceve una fattura, trattiene l'Iva e la versa direttamente al fisco. In base allo studio dell'Osservatorio permanente della Cna sulla tassazione delle piccole imprese, si tratta di oltre un miliardo e mezzo al mese: 18 miliardi all'anno. A essere interessate sono circa due milioni di imprese che lavorano con la Pa.

Mentre - denuncia sempre la Cna - l’impresa deve attendere fino a 15 mesi, se potrà compensarla con l'Iva eventualmente ricevuta da altri soggetti privati, o ancora di più se non potrà compensarla e dovrà chiedere il rimborso. Lo stesso discorso, anche se riguarda operazioni fra imprese, vale per il reverse charge: il meccanismo che trasferisce l'obbligo di versare l'Iva dal venditore all'acquirente in alcune particolari operazioni: servizi di pulizia, demolizioni, installazioni di impianti e completamento di edifici.

E se non avessero i soldi per riequilibrare il flusso finanziario di cassa e, quindi, dovessero andare in banca per finanziarsi, le imprese spenderebbero non meno di 920 milioni di euro all'anno secondo i calcoli dell'Osservatorio della Cna. Sempre a condizione di trovare una banca che eroghi il credito a fronte del quale si dovrebbe poi sostenere un interesse non inferiore al 6 per cento.

La fatturazione digitale consente all'amministrazione fiscale di controllare in tempo reale le transazioni tra le imprese e di avere tutti gli strumenti per individuare e colpire gli evasori. Le imprese oneste debbono poter lavorare in tranquillità. Per uscire da questa gravissima situazione, la Cna chiede di archiviare contemporaneamente split payment e reverse charge.

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