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Questo articolo è stato pubblicato il 27 maggio 2013 alle ore 11:39.

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Ore 11,12. C'è già il primo sindaco eletto a Vignanello
Il primo sindaco eletto d'Italia é Vincenzo Grasselli a Vignanello, in provincia di Viterbo. A lui, unico candidato, basta superare il 50% di affluenza per essere eletto. Dato che secondo il sito Tuscia Web sarebbe già stato ampiamente superato. Ai seggi si parla di un'affluenza pari al 57%. Già dalla mattinata i candidati dell'unica lista sapevano che tutto stava andando per il verso giusto. Enrico Gnisci (Pd) sulla sua pagina Facebook alle 11 scriveva: «primo quorum superato. Aspettiamo le 15...». Ieri sera alle 22 a Vignanello aveva votato il 42,94%, affluenza inferiore di quasi 20 punti percentuali rispetto alle elezioni comunali precedenti.

Ore 15,10. Prudenza per gli exit poll
Prudenza per gli exit poll. A dieci minuti dalla chiusura dei seggi ancora tutto tace. Si parla già di un testa a testa Alemanno-Marino a Roma.

Ore 15,04. Tabacci: boom di astenuti anche contro il M5S
«Il crollo dell'affluenza alle amministrative é sintomo della rabbia e della disaffezione dell'elettorato nei confronti dell'intero sistema politico, compreso il M5S. Era stato lo stesso Grillo finora a vantarsi, in parte anche a ragione, di offrire un'alternativa all'astensionismo. Oggi il voto di Roma e negli altri comuni, dimostra che chi intende manifestare il proprio dissenso nei confronti della politica sceglie di protestare stando a casa, piuttosto che votando Grillo», ha detto il leader del Centro democratico Bruno Tabacci.

Ore 15,00. Urne chiuse
Alle 15 sono stati chiusi i seggi nei 564 comuni dove si é votato per l'elezione del sindaco e del nuovo consiglio comunale. Sono ora cominciate le operazioni di spoglio.

Ore 13.00. Alle 22 di ieri sera affluenza al 44,67%
Affluenza in forte calo (-15,33% alle 22 di ieri) alle elezioni amministrative che hanno chiamato alle urne sette milioni di elettori in 564 comuni. L'affluenza nella prima giornata di voto per le elezioni del sindaco e del consiglio comunale di 564 comuni nonchè dei consigli circoscrizionali alle 22 di ieri sera, secondo i dati del Viminale, è stata del 44,67%, più di 15 punti in meno rispetto alle precedenti omologhe, quando i votanti furono il 60 per cento. Uno dei dati più bassi delle ultime tornate elettorali, anche se non definitivo poichè si vota anche nella oggi dalle 7 fino alle ore 15.

Ore 12,00. Grasso: bisogna avvicinare i cittadini alla politica
«Mi dispiace che non ci sia una partecipazione popolare sentita ma non possiamo che prenderne atto. Allora dobbiamo lavorare molto di più per far avvicinare sempre di più i cittadini alla politica», ha detto il presidente del Senato Pietro Grasso, a proposito del dato sull'astensionismo in crescita alle amministrative. Avvicinare i cittadini, ha detto ancora, alla «politica che si preoccupa e si occupa degli interessi dei cittadini, alla politica del rinnovamento, alla politica assolutamente diversa. Quando ci riusciremo ci sarà il cento per cento dei votanti».

Ore 11,00. I crolli più marcati in Lombardia e nella Capitale
Le percentuali di votanti sono in calo quasi ovunque, con un crollo al di sopra di ogni aspettativa a Roma (complice il derby Roma-Lazio) dove per l'elezione del nuovo sindaco, alle 22 di ieri, si è recato alle urne solo il 38,605 degli aventi diritto contro il 57,50% delle ultime elezioni con un -19,04%. In Lombardia, il crollo nell'affluenza al voto è ancora più marcato (-19,54%): alle 22 di ieri, infatti, ha votato solo il 47,91 ha degli aventi diritto contro il 67,45% delle precedenti elezioni. A Brescia l'affluenza è stata del 47,75% contro il precedente 70,55%.

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