Notizie ItaliaRiforma Pa, il 23 maggio assemblee negli uffici pubblici per le controproposte Cgil, Csl e Uil
Riforma Pa, il 23 maggio assemblee negli uffici pubblici per le controproposte Cgil, Csl e Uil
16 maggio 2014
Venerdì 23 maggio giornata di assemblea per gli uffici pubblici italiani. A pochi giorni dalla scadenza (il 30 maggio) della consultazione pubblica on line lanciata dal governo sulle "Linee Guida" per la riforma della Pa, i sindacati si mobilitano per elaborare, prendendo spunti "dal basso", le possibili controproposte ai 44 obiettivi annunciati dal premier Renzi e dal ministro della Pa Marianna Madia.
Le proposte "dal basso" pubblicate su un sito ad hoc
«La vera proposta su come cambiare la Pa, per tutelare e innovare lo stato sociale e difendere la qualità della vita quotidiana dei cittadini», promette una nota congiunta dei sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil, «arriverà dai lavoratori». E per incalzare il premier anche sul fronte del web (che ha attivato l'indirizzo mail rivoluzione@governo.it per raccogliere le idee e le opinioni di cittadini e parti sociali) le proposte dei dipendenti pubblici saranno pubblicate tutte on line in un portale interattivo ad hoc: «L'innovazione si fa con le idee che vengono da chi lavora ogni giorno al servizio delle comunità, non con sondaggi pre-elettorali».
Mail-bombing su palazzo Chigi: «Renzi rinnova il mio contratto»
La sfida è riuscire a battere il premier sul piano della concretezza, presentando «Non una lista della spesa» (principale critica rivolta alla lettera ai dipendenti pubblici con i punti chiave della riforma presentata a Palazzo Chigi il 30 aprile) ma «un progetto organico che tracci l'idea della Pa del domani», sottolineano Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, rispettivamente segretari generali di Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa. Dai sindacati, arriva anche l'invito ai dipendenti pubblici «a rispondere via e-mail a rivoluzione@governo.it scrivendo: "Renzi rinnova il mio contratto"», con riferimento al rinnovo degli accordi della Pa in stand by da cinque anni. Il pressing dei sindacati passa anche dal web.