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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2014 alle ore 10:18.
L'ultima modifica è del 14 giugno 2014 alle ore 19:00.

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(Ansa)(Ansa)

Lascia senza fiato, il Rio delle Amazzoni, che si distende placido, immenso, strabordante, sotto la pancia del nostro aereo che plana su Manaus. Ci giocheremo qui una bella fetta del nostro cammino mondiale. Val la pena chiarire subito: il campo dello Stadio d'Amazzonia è davvero brullo, soprattutto in prossimità della porta alla sinistra della tribuna stampa. Come poi questo condizionerà il match, lo sapremo certo meglio fra poche ore. I protagonisti minimizzano: "no excuses", fanno intendere i Leoni, non spaventati neppure dai 31 gradi che verso le 17 ci accolgono sugli spalti mentre occhieggiamo la rifinitura dei caimani di Sua Maestà.

«Siamo ben preparati, farà caldo, certo, ma ci condizionerà», recita capitan Gerrard, chi Hodgson affida il compito di coordinare, dal cerchio di centrocampo, i suoi guastatori. E lui, il buon vecchio Roy? Sfodera gli artigli: «Vogliamo essere dominanti, siamo pronti. L'Italia? La studiamo dal giorno del sorteggio, e anche nelle ultime settimane. Sappiamo cosa fare».

Servirà tenere dritto il timone, nella tempesta delle folate inglesi, ed è questa la rotta che Prandelli vuole dare: rispetto, ma nessun timore, per una squadra che deve dimostrare di esser tale, e che ieri ha trattenuto il fiato per la lieve distorsione a Buffon (niente di grave) nella rifinitura. Prandelli si tiene solo un piccolo dubbio per Abate, poi srotola il canovaccio che ci porterà in campo:

Le sensazioni del debutto Mondiali?
Le sensazioni sono ottime, abbiamo lavorato in maniera mirata per arrivare pronti non solo fisicamente ma anche mentalmente a questo appuntamento.

Italia - Inghilterra decisiva per il passaggio del turno?
La storia insegna che non sono mai decisive le prime partite dei Mondiali come USA '94 o la Spagna che in Sudafrica ha vinto il titolo, ma ha perso all'esordio con la Svizzera. Non sono mai decisive le prime partite, ma hanno un importanza straordinaria non solo per i tre punti, ma anche per la forza straordinaria che puoi avere da un risultato positivo.

In che cosa ci sorprenderà l'Italia?
Mi auguro per la capacità di stare in partita, sempre, e di fare emergere la qualità dei nostri giocatori più tecnici.

In cosa può sorprenderci l'Inghilterra?
Loro hanno 4 giocatori in fase offensiva che sono bravi nell'uno contro uno, dovremo essere bravi ad attaccare gli spazi, ed essere altrettanto bravi a giocare con i due reparti vicini.

Che differenza c'è fra i loro giovani e i nostri?
La differenza non la so, ma so che se sono al Mondiale è perché hanno meritato di esserci e sono convinto che saranno all'altezza.

Avverte una responsabilità verso gli italiani?
È da quattro anni a questa parte che quando la Nazionale gioca e si gira il mondo abbiamo questo senso di responsabilità. È chiaro che in un mondiale è tutto molto più amplificato. Sapremo onorare al meglio la nostra maglia.

Cosa chiede a Balotelli in questo Mondiale?
Come a tutti i giocatori, anche a Mario chiedo di avere un carattere deciso, ma sempre leale.

Come leader Pirlo e Gerrard sono il meglio di questo mondiale ?
Sì, sono due giocatori che hanno rappresentato per un decennio la loro Nazionale e sono un riferimento per tutti i giovani.

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