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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2014 alle ore 09:51.
L'ultima modifica è del 14 giugno 2014 alle ore 12:28.

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(LaPresse)(LaPresse)

Se è vero che la vendetta va gustata fredda, l'Olanda deve essersela goduta davvero tanto. Il calendario del Mondiale le ha messo la Spagna su un vassoio d'argento, per vendicare a distanza di quattro anni la finale sudafricana. Sapevamo che per gli oranje non sarebbe stata una partita come le altre. Ma tanta veemenza, e per contro tanta arrendevolezza da parte della Spagna, quello no. Che la Spagna si presentasse con un ciclo in fase calante potevamo metterlo in preventivo ma che i campioni d'Europa e del Mondo in carica si presentassero con un biglietto da visita così sgualcito, questo no.

La prima sorpresa di quesa estate brasiliana ce la regala dunque quella vecchia volpe di Van Gaal che candida i suoi tulipani per un ruolo da protagonisti mentre le furie rosse devono subito ritrovare la retta via per non rischiare brutte sorprese. Psicologicamente però, un 5-1 all'esordio non è facile da metabolizzare. E dire che la gara sembrava mal indirizzata per gli olandesi, prima per l'errore di Sneijder dopo una decina di minuti e poi con il rigore generosamente concesso – dopo una manciata di partite sembra già un ritornello – da Rizzoli per un fallo non certo clamoroso di De Vrij su Diego Costa.

Forse l'attaccante ha astutamente cercato il contatto con l'avversario ma l'errore arbitrale non è certo stato clamoroso . Xabi Alonso quindi porta in vantaggio i suoi. Ma l'Olanda non si fa intimidire, va in pressing sui portatori di palla, argina le ripartenze spagnole e tesse la sua tela. E così, approfittando dell'errore di Silva, che spreca un ottimo assist di Iniesta al 43', si riaccende e trova il pari un minuto dopo con Van Persie che semina per strada Piquè. La ripresa è un monologo olandese. Robben esplode in tutto il suo splendore tecnico e dopo 8' di ripresa infierisce su Piquè, anche stavolta mortificato, e di sinistro batte Casillas, altra nota dolente della serata.

La Spagna è suonata come un pugile e non fa in tempo a provare a rialzarsi che nuovamente alle corde sugli sviluppi di una punizione di Sneijder, con il portiere spagnolo che esce in maniera grottesca e si fa infilare di testa da De Vrij. Silva ci prova a riaprire uno spiraglio, ma il suo gol è irregolare e viene giustamente annullato. L'Olanda invece è fresca come una rosa e rinfrancata e trova altri due gol che trasformano la sconfitta in un'umiliazione senza precedenti per la Spagna. Il disastro lo combina ancora Casillas, coi piedi e Van Persiene approfitta ma il conto lo chiude Robben coronando una serata magica per se stesso e per i suoi.

Il Messico si impone sul Camerun, a fatica e di misura, sotto il diluvio di Natal. L'eroe nazionale è ancora una volta Peraltaha conquistato la medaglia olimpica a Londra. Una partita che rende decisamente interessante la corsa all'inseguimento del Brasile nel raggruppamento. Perché adesso che le abbiamo viste giocare tutte e quattro diventa difficile indicare una tra Croazia, Messico e Camerun come favorita per il secondo passaggio di turno del girone. Per la verità il Messico avrebbe fatto assai meno fatica se l'arbitro Roldan non avesse annullato ben due gol validi, sullo 0-0, a Giovani Dos Santos, mattatore della prima parte di gara.

Una partita che a un certo punto sembra stregata anche se il Camerum è poca cosa e l'ambiente non è per nulla sereno visto che si è appena concluso un braccio di ferro economico con la Federazione. Eto'o, grande e capriccioso sobillatore, gioca una gara anonima con compagni anonimi se escludiamo l'intraprendente Mbia . Ma i leoni non ruggiscono mai. Il Messico sì, e seppure in dieci e con la tendenza a sprecare la mole di gioco prodotta,passa al quarto d'ora della ripresa con Giovani, ottimo nel suo inserimento, che si cede deviare il tiro da Itandje, e Peralta che si avventa sul pallone e ribadisce in rete.

Bella partita anche quella giocata in notturna (in Italia) da Cile e Australia. Due gol in un quarto d'ora per la roja che recupera in extremis Vidal. Gli eroi sono Sanchez e Valdivia , autori delle due reti, ma l'Australia replica con grande dignità e con il gol di Cahill, ma a quel punto il Cile attende il recupero per chiudere i conti con Beausejour.

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