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Questo articolo è stato pubblicato il 05 luglio 2014 alle ore 16:38.

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Eucap , la missione europea
Per equipaggiare e addestrare queste forze non sono scesi in campo solo francesi e statunitensi. Gli algerini forniscono armi e addestramento, i cinesi curano la formazione nel settore delle trasmissioni, i sauditi hanno donato equipaggiamenti e ci sono persino le "Giubbe Rosse" canadesi che addestrano le forze di sicurezza nigerine a Tawar nell'ambito di un programma che ha visto una società mineraria canadese aggiudicarsi la concessione per lo sfruttamento di una miniera d'oro.

Da due anni è attiva a Niamey una missione varata dall'Unione europea, Eucap Sahel Niger, messa a punto nell'ambito del piano strategico varato da Bruxelles per il Sahel che abbina in modo inscindibile sviluppo e sicurezza con l'obiettivo di migliorare le capacità di sicurezza e difesa delle forze locali.

La cinquantina di esperti, tra i quali anche 4 italiani inclusi due sottufficiali dell'esercito, hanno addestrato a compiti e tecniche specifiche oltre 3 mila poliziotti e militari nigerini e nel prossimo biennio la missione verrà incrementata con altri 8 specialisti. "Un incremento che ci permetterà di ampliare le attività di formazione e supporto anche oltre Niamey e in particolare verso Agadez e il nord" ci dice Filip De Ceuninck, l'ufficiale di polizia belga che guida la missione europea nel quartier generale di Eucap, in un quartiere di Niamey che ospita le sedi di altre agenzie internazionali, non lontano dalla "green zone" che ospita ministeri e ambasciate.

"L'obiettivo ora è portare l'assistenza logistica ad Agadez istituendo un'officina attrezzata per la manutenzione dei mezzi Toyota impiegati dalle forze di difesa e sicurezza e implementare i comandi regionali congiunti per i comitati di sicurezza istituiti nelle 8 regioni del Paese per gestire le emergenze. Puntiamo a migliorare le condizioni operative dei nigerini standardizzando procedure ed equipaggiamenti e istruendoli in campi specifici quali intelligence e tecniche d'indagine scientifica". De Ceuninck ha un solo cruccio: "non avere i mezzi necessari da dare ai nigerini dopo averli addestrati".

Nonostante le limitate risorse assegnate, appena 8,7 milioni di euro annui, la missione Eucap Sahel si è rivelata un vero successo per almeno tre ragioni. Pur impiegando anche personale militare è una missione civile che risulta anche sul piano politico più "digeribile" di un team di consiglieri militari. E' apprezzata dalle autorità nigerine (perché risponde ai loro bisogni concreti) che ne chiedono l'espansione ed infine Eucap è divenuta un punto di riferimento per tutti i Paesi che aiutano il Niger a restare stabile.

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