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Questo articolo è stato pubblicato il 07 luglio 2014 alle ore 09:55.
L'ultima modifica è del 07 luglio 2014 alle ore 19:37.

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Renzi: quali sono gli 8 punti su cui M5s è disposto a dialogare
A stretto giro la replica di Renzi su twitter: «Io sono un ebetino, dice Beppe, ma almeno voi avete capito quali sono gli 8 punti su cui #M5S è pronto a votare con noi?». E ha ribadito: «Non è uno scherzo, sono le regole. Chiediamo un documento scritto per sapere se nel M5S prevale chi vuole costruire o solo chi urla».

Le richieste del Pd
Il post odierno di Di Maio su Facebook era completato dal link al blog di Beppe Grillo in cui veniva rilanciata l'intervista di ieri allo stesso Di Maio sul Corriere della Sera, contenente, annota oggi l'esponente M5S, «le risposte alle domande che pone il Pd». Nella giornata di ieri, infatti, dai Dem è arrivata la richiesta di risposte scritte da parte di M5S alle 10 condizioni poste da Renzi, come condizione per confermare l'incontro di oggi. A partire dalle modifiche in chiave maggioritaria al sistema elettorale proposto dal M5s (il cosiddetto Democratellum) al primo incontro del 25 giugno, con un premio di maggioranza al primo o al secondo turno per garantire un vincitore alle elezioni; dalla riduzione dei collegi, la verifica preventiva della costituzionalità della nuova legge elettorale da parte della Consulta, il superamento del bicameralismo perfetto e la nascita di un Senato espressione della autonomie territoriali.

L'intervista di Di Maio
Malgrado la richiesta di risposte scritte da parte del Pd, il M5s non si è sbilanciato in via ufficiale. Ma Di Maio, nell'intervista di ieri al Corriere della Sera, ha fatto numerose aperture sui dieci punti del Pd, senza preclusioni né sul doppio turno né sul premio di maggioranza. E ha spiegato: «Stiamo valutando i dettagli, al vertice li esporremo».

Le perplessità del Pd
I Dem, pur considerando apprezzabile l'apertura di Luigi Di Maio, hanno continuato però a chiedere che i grillini formalizzino un documento per iscritto sui 10 punti posti dal Pd . «Va bene Di Maio, ma i 5 Stelle decidano se interloquire con la maggioranza o con Chiti. Siamo disponibilissimi ma aspettiamo ancora risposta scritta e puntuale sui dieci punti che abbiamo messo per iscritto. Altrimenti inutile perdere tempo», aveva affermato ieri in una nota Davide Faraone, componente della segreteria del Pd. E oggi su Repubblica il vicesegretario Pd Lorenzo Guerini ha aggiunto: «Attendiamo ancora le risposte chieste. Un incontro ha senso se è proficuo».

Brutta giornata per le candidature M5S al Parlamento europeo
In giornata, le ambizioni del Movimento 5 Stelle hanno subito una battuta d'arresto anche sul fronte del Parlamento europeo. La grande coalizione Ppe-S&D-Alde ha infatti bocciato tutte le candidature avanzate dai deputati europei del M5S e del gruppo euroscettico Efdd per le cariche nelle Commissioni del Pe. Nelle varie riunioni costitutive bloccata in particolare la candidatura di Eleonora Evi alla presidenza della Commissione Petizioni e stoppata la corsa di Marco Affronte per la vicepresidenza della commissione Pesca, di Dario Tamburrano (vicepresidenza commissione Industria) e Giulia Moi (vicepresidenza commisisone Agricoltura).

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