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Questo articolo è stato pubblicato il 17 luglio 2014 alle ore 08:54.
L'ultima modifica è del 18 luglio 2014 alle ore 09:00.

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(Reuters)(Reuters)

Una batteria di missili Patriot ha abbattuto stasera nella zona di Ashqelon (a sud di Tel Aviv) un drone decollato da Gaza. Lo rende noto una fonte militare. È il secondo intercettamento del genere negli ultimi giorni.

Nel frattempo, un minuto dopo la fine della tregua umanitaria fra Tsahal, l'esercito israeliano, e Hamas, il movimento islamista che controlla la Striscia dal 2007, è ripreso il lancio di razzi da Gaza su Israele. Lo ha detto il portavoce militare israeliano segnalando che sirene sono risuonate nel sud del paese e un razzo è caduto ad Ashkelon. In mattinata tre proiettili di mortaio lanciati da Gaza erano caduti in Israele, i proiettili hanno colpito la regione di Eshkol, che confina con il settore meridionale della Striscia di Gaza.

Da parte sua, l'aviazione israeliana ha ripreso gli attacchi sulla Striscia di Gaza dopo la fine della fragile tregua umanitaria di cinque ore. Il primo raid ha colpito una zona disabitata di Beit Lahiya, nel nord dell'enclave palestinese, senza provocare vittime.

Stamane, dopo dieci giorni di scontri, Israele e l'organizzazione islamista palestinese Hamas si erano entrambi impegnati stamane a sospendere le ostilità per cinque ore in modo da permettere l'evacuazione dei feriti più gravi e l'approvvigionamento della popolazione di Gaza.

La tregua è stata siglata nella notte da Hamas dopo che l'esercito aveva annunciato che avrebbe «cessato tutte le operazioni nella Striscia di Gaza» e non avrebbe «sparato»; e d è iniziata alle 10 ora locale, fino alle 15 (tra le 9 e le 14 in Italia) .

Il cessate il fuoco è stato chiesto dall'inviato speciale dell'Onu per il Medio Oriente, Robert Serry, dopo la morte su una spiaggia di Gaza di quattro ragazzini palestinesi che giocavano e che sono stati uccisi da un bombardamento della Marina. Si trattava del primo cessate il fuoco accettato da entrambe le parti da quando, all'alba di martedì scorso, era cominciata l'offensiva Barriera Protettiva, un'offensiva che ha già fatto oltre 225 vittime palestinesi.

Il presidente israeliano uscente, Shimon Peres, ha chiesto scusa ai palestinesi per l'uccisione dei quattro ragazzini su una spiaggia di Gaza. Intervistato dalla Bbc, Peres si è detto «profondamente dispiaciuto» per le giovani vittime, la cui morte -ha detto- è stata conseguenza di un incidente. Nel frattempo le autorità israeliane hanno fatto sapere di aver avviato un'inchiesta per capire la dinamica dell'accaduto. Peres ha detto chiaramente che l'accaduto «non è stato intenzionale» e si è detto «molto dispiaciuti di aver visto uccisi quattro ragazzini».

Il presidente uscente ha però puntato l'indice anche sul fatto che i palestinesi non ascoltano gli avvertimenti di Israele: «Penso che l'aviazione presti la massima attenzione a non colpire i più piccoli ed è stato un incidente. Ma era una zona che avevamo avvertito sarebbe stata bombardata perché c'è una grande concentrazione di armi. E purtroppo (i palestinesi) non tengono lontani i bambini».

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