Notizie EuropaAereo abbattuto, è giallo sulle scatole nere. Ucraina contro filorussi: distruggono prove, Mosca li aiuta
Aereo abbattuto, è giallo sulle scatole nere. Ucraina contro filorussi: distruggono prove, Mosca li aiuta
19 luglio 2014
E mentre restano aperti diversi punti di domanda su questo fronte, il Ministero delle Emergenze dell'Ucraina ha annunciato di aver recuperato 186 corpi dei passeggeri dell'aereo. Ed esplorato almeno 18 chilometri quadrati del luogo dell'incidente su un totale di 25 chilometri di area interessata.
L'Ucraina e i ribelli filo-russi avrebbero infatti accettato di creare un cordone di sicurezza intorno al luogo dello schianto del Boeing malese. Ma anche in questo senso, è tutto in forse. Pure a causa delle operazioni militari che proseguono a pochi chilometri di distanza. E i 30 osservatori Osce hanno già dichiarato che il loro lavoro non è semplice, l'accesso non è totale nella zona controllata dai separatisti e non hanno potuto vedere i corpi delle vittime.
Il governo ucraino ha reso noto di aver avuto notizia di saccheggi nell'area del disastro, ma soprattutto accusa in mattinata i ribelli di distruggere «con il sostegno della Russia» le «prove del crimine internazionale». I filorussi «hanno trasportato 38 corpi delle vittime all'obitorio a Donetsk, dove gli specialisti con un chiaro accento russo hanno riferito che avrebbero eseguito l'autopsia» oltre a cercare «modi per trasportare grandi quantità dei resti della aereo in Russia», ha detto il governo ucraino in un comunicato ufficiale. Accusa che i ribelli hanno subito smentito. «Perché dovremmo farlo? Al contrario vogliamo che gli esperti li prendano e li analizzino», ha detto a Ria Novosti un rappresentante delle milizie sul luogo dello schianto.
I membri del gruppo di contatto che comprende Ucraina, Russia e Osce hanno almeno raggiunto un accordo con i separatisti filorussi per l'attuazione di una zona di sicurezza di 20 chilometri nel luogo in cui è precipitato l'aereo della Malaysia Airlines due giorni fa, secondo quanto annunciato il capo dei servizi di sicurezza ucraino.
Intanto il presidente americano Obama che ha detto chiaramente che il missile è stato lanciato dai filorussi, ha fatto un giro di colloqui telefonici con gli alleati sulla vicenda. Obama ha parlato con i leader di Germania, Regno Unito e Australia, mentre il vicepresidente John Biden ne ha discusso con il presidente ucraino Petro Poroshenko e il premier polacco Donald Tusk. Al premier Abbott Obama ha presentato le proprie condoglianze per la perdita di cittadini australiani.
Nella conferenza stampa di ieri, Obama ha definito l'evento «un campanello d'allarme per l'Europa», a fronte dell'inasprirsi del conflitto nell'Ucraina dell'est, rimarcando la necessità di imporre sanzioni più dure contro la Russia, accusata di destabilizzare il Paese. Messaggio ribadito telefonicamente a Merkel e Cameron, stando a quanto riferito dalla Casa Bianca. Da parte loro, il vicepresidente Biden e Tusk hanno sottolineato che la Russia «ha garantito armi e addestramento, comprese armi contraerei, ai separatisti, con conseguenze gravemente destabilizzanti».
La Russia è più isolata che mai dopo l'incidente aereo in Ucraina, ha ribadito il segretario alla Difesa americano, Chuck Hagel, aggiungendo che Mosca è rimasta con pochi amici. «La Russia continua a isolarsi dal mondo. Questo è un incidente internazionale» ha incalzato Hagel.