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Questo articolo è stato pubblicato il 14 agosto 2014 alle ore 08:40.
L'ultima modifica è del 14 agosto 2014 alle ore 22:17.

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(Reuters)(Reuters)

Al via la missione italiana a sostegno alle popolazioni del Nord dell'Iraq. I ministri degli Esteri, Federica Mogherini, e della Difesa, Roberta Pinotti, hanno dato l'ok a un ponte aereo, con 6 voli, a partire dal 16 agosto, per la distribuzione attraverso l'Unicef di 36 tonnellate di acqua, 14 tonnellate di biscotti proteici, 200 tende da campo e 400 sacchi a pelo. Il ministero della Difesa ha messo a disposizione un aereo C130J dell'Aeronautica Militare, l'equipaggio e specialisti dell'Esercito.

Mogherini-Pinotti: obiettivo è soccorrere i civili
«La nostra preoccupazione, che ci sembra condivisa da tutte le forze politiche, è soccorrere i civili e proteggere le comunità cristiane e yazide», hanno detto i ministri Mogherini e Pinotti, annunciando l'inizio della missione umanitaria italiana nel nord dell'Iraq. «L'auspicio - hanno aggiunto - è che dal consiglio di domani a Bruxelles esca la decisione di un'azione forte, condivisa e congiunta di tutta l'Ue. Restiamo disponibili a riferire in Parlamento in qualsiasi momento».

Cristiani iracheni chiedono intervento militare
I cristiani iracheni spingono intanto per un intervento armato di Stati Uniti, Unione europea e Lega Araba per «ripulire la piana di Ninive da tutti i miliziani jihadisti» e fermare il «lento genocidio» in atto nel nord dell'Iraq. Lo chiede, in una lettere pubblicata dall'agenzia Asianews, lo stesso patriarca caldeo e presidente della Conferenza episcopale irachena, Louis Sako. Mentre papa Francesco, in un tweet lanciato dalla Corea, dove ha cominciato il suo terzo viaggio internazionale, ha ringraziato «quanti stanno coraggiosamente aiutando le nostre sorelle e i nostri fratelli in Iraq». Prima di partire per l'Asia Bergoglio ha rivolto numerosi appelli affinché si ponga fine alle persecuzioni nei confronti dei cristiani e di tutte le minoranze nel Paese.

Ue: vertice urgente a Bruxelles a Ferragosto
Catherine Ashton, Alto rappresentante per la politica estera Ue, ha deciso di convocare il consiglio Esteri straordinario Ue per il 15 agosto. In agenda ci sono i temi Iraq, Ucraina e Gaza. «È bene che l'Ue, come avevano chiesto prima l'Italia e poi la Francia, abbia deciso di affrontare le crisi drammatiche in Iraq, a Gaza e in Libia con un lavoro comune dei 28», ha commentato la titolare della Farnesina, Federica Mogherini. Sul fronte iracheno la discussione di domani avrà sostanzialmente un doppio binario: da un lato gli aiuti umanitari, col sostegno finanziario alle organizzazioni sul terreno, e la priorità di contribuire al salvataggio delle migliaia di yazidi rimasti isolati sulle montagne di Sinjar. Dall'altro, la questione ben più controversa del trasferimento di armi nel quadro di un coordinamento europeo ai peshmerga curdi che lottano contro il genocidio dei jihadisti dello Stato islamico (Is).

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