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Questo articolo è stato pubblicato il 29 agosto 2014 alle ore 09:01.
L'ultima modifica è del 30 agosto 2014 alle ore 12:14.
Disco verde al decreto legge Sblocca-Italia (senza le misure sulle municipalizzate, rinviate alla legge di stabilità), al disegno di legge che adegua il Codice degli appalti alle norme comunitarie e al pacchetto sulla giustizia. Il Consiglio dei ministri, durato oltre due ore e mezza, ha confermato le previsioni approvando un piatto ricco che il premier Matteo Renzi potrà offrire domani sul piatto del Consiglio europeo. Prima della consueta conferenza stampa Renzi non ha resistito a una risposta ironica e plateale alla copertina dell'Economist: con un carretto dei gelati improvvisato nel cortile di Palazzo Chigi, si è fatto ritrarre con un cono in mano, stavolta artigianale, e lo ha offerto a fotografi e cronisti.
Il 6 ottobre vertice europeo sulla crescita
«La stagnazione richiede risposte coraggiose da parte dei governi», ha commentato il premier annunciando per il 6 ottobre un vertice europeo sulla crescita e ribadendo che l'Italia non sforerà il tetto del 3% nel rapporto deficit-Pil anche se «la flessibilità va usata meglio». Preoccupazione è stata espressa per i dati sull'aumento della disoccupazione, ma Renzi ha aggiunto: «Non credo che i posti del lavoro si creano per decreto». Il premier si è detto certo che l'Italia «è in condizione di uscire dalla crisi» procedendo «passo dopo passo», come recita il nuovo logo e il sito che il premier presenterà ufficialmente lunedì «quando racconteremo il percorso dei 1000 giorni». Il senso è che «non basta una legge per cambiare il Paese»: servono «le persone e un lavoro puntuale». Chiaro il messaggio a Bruxelles: «Ci siamo salvati da soli, non ci ha salvati l'Europa».
Sblocca-Italia: 10 miliardi in un anno per far ripartire i cantieri
Con il dl «sblocchiamo 4,6 miliardi per cinque investimenti aeroportuali» e «3,8 miliardi per opere cantierabili da subito», ha detto il premier: «Nei prossimi 12 mesi dieci miliardi saranno destinati a sbloccare le opere». Il decreto, composto da 50 articoli, ha un lungo titolo ufficiale: «Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica, l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive».
Padoan: il decreto stimola gli investimenti
Per il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, il dl «stimola investimenti pubblici e privati e lo fa mobilizzando risorse sia cambiando regole e semplificandole». Visti i dati sul Pil il governo «sta attaccando una delle debolezze principali del Paese». Padoan ha anche giudicato «importante per lo sblocco del paese» il rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga.
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