Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 settembre 2014 alle ore 09:49.
L'ultima modifica è del 17 settembre 2014 alle ore 18:29.

My24

Semplificata l'attività ispettiva, in arrivo Agenzia unica
In arrivo anche la razionalizzazione dell'attività ispettiva nelle aziende con l'introduzione di una Agenzia unica per le ispezioni di lavoro. La semplificazione dei controlli sarà possibile «attraverso misure di coordinamento ovvero attraverso l'istituzione di una Agenzia unica per le ispezioni del lavoro, tramite l'integrazione in un'unica struttura dei servizi ispettivi del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, dell'Inps e dell'Inail, prevedendo strumenti e forme di coordinamento con i servizi ispettivi delle Asl e delle Arpa».

Delega a maglie larghe, sfuma l'ipotesi decreto
Nel corso dei lavori della commisisone Terrranova ha spiegato che l'emendamento governo-maggioranza e la riscrittura l'articolo 4 con una delega molto ampia per l'esecutivo di fatto allontana l'ipotesi ventilata ieri dal premier Matteo Renzi pronto a procedere con decreto legge sul fronte Jobs act se la delega si fosse impantanata in Parlamento.

Il nodo dell'articolo 18 non citato espressamente dall'emendamento
Nell'emendamento del Governo non c'è un riferimento esplicito alla modifica dello Statuto dei lavoratori. Incluso l'articolo 18 dello Statuto dei lavorativi relativi alle tutele sui licenziamenti che più divide la maggioranza: Ncd e Sc puntano ad un graduale rafforzamento dell'indennità in caso di chiusura del rapporto, escludendo il reintegro; il Pd ha finora puntato su una graduazione di tre anni al termine della quale resterebbe anche in vita l'ipotesi del reintegro). Ma per il presidente della commissione e relatore del ddl, Maurizio Sacconi (Ncd) il riferimento alla revisione delle tutele nel contratto a tempo indeterminato equivale di fatto ad una revisione del controverso articolo 18.

Sacconi (Ncd) soddisfatto: Statuto lavoratori verrà riformato
Nel contratto a tutele crescenti - che a regime diventerà il contratto tipico del tempo indeterminato applicato ad oltre l'80% degli italiani - scrive in una nota Maurizio Sacconi (Ncd), presidente della commissione lavoro al Senato, in una nota «la progressività della tutela non potrà che essere un indennizzo proporzionato, o più che proporzionato, al tempo trascorso nell'impresa». Con il "nuovo" articolo 4 della delega «non si parla più infatti di una nuova tipologia contrattuale, di una sorta di contratto di inserimento per il quale poteva avere senso la distinzione di due fasi di vita lavorativa». Tra gli articoli dello Statuto messi in cantiere dall'emendamento della maggioranza anche senza un riferimento esplicito Sacconi cita il 4, il 13 e il 18.

Shopping24

Dai nostri archivi