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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2014 alle ore 19:07.
L'ultima modifica è del 28 ottobre 2014 alle ore 10:09.

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Da sinistra, Carmelo Barbagallo, Susanna Camusso, Anna Maria Furlan (Sintesi visiva)Da sinistra, Carmelo Barbagallo, Susanna Camusso, Anna Maria Furlan (Sintesi visiva)

Vertice interlocutorio tra governo e sindacati sulla Legge di Stabilità al ministero del Lavoro questo pomeriggio. Dure Cgil e Uil, per le quali i ministri Poletti, Padoan, Madia e il sottosegretario Graziano Delrio incontrati alle 16, «non erano nelle condizioni di rispondere» perché «non avevano il mandato» a discutere. Più morbida la linea della Cisl per la quale «il governo ha ascoltato, ma andranno verificati i frutti dell’incontro». Un giudizio positivo sulla manovra è arrivato invece da Confindustria dopo l’incontro con il governo. «La manovra segna una inversione di tendenza con il passato» ha detto il direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, per la quale la manovra «vuole dare fiducia ai cittadini e alle imprese», ma «vanno rafforzate le misure a sostegno degli investimenti». Al termine del vertice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio ha parlato di «molte luci dalle imprese, luci e ombre dai sindacati, e molte ombre da un sindacato».

Panucci (Confindustria): è manovra che dà fiducia
«C'è stato un apprezzamento sull'impostazione della manovra perché segna una inversione di tendenza con il passato, c'è una discontinuità e ci sono misure sullo sviluppo». È la posizione del direttore generale di Confindustria, Marcella Panucci, al termine dell’incontro con il governo. «È una manovra - ha spiegato Panucci - che vuole dare fiducia ai cittadini e alle imprese». Come Confindustria, ha aggiunto il direttore generale di via dell'Astronomia, «abbiamo espresso l'esigenza che vengano rafforzate le misure a sostegno degli investimenti, come il credito imposta su ricerca e innovazione». Tra le altre modifiche auspicate un «intervento più deciso» sul fronte del fisco, ed in particolare dell'Imu sulla su immobili e impianti delle imprese. Per il resto «c'è una generale condivisione»

Camusso: incontro surreale. Barbagallo: ministri non hanno mandato
«Troviamo surreale che in un incontro a così alto livello non ci sia nessun in grado di rispondere alle nostre obiezioni e proposte. I ministri non avevano mandato a discutere di nulla». È il commento del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, al termine della riunione sulla legge di stabilità tenutasi tra sindacati ed esponenti del governo. Camusso ha denunciato che «al di là degli annunci, il governo non intende misurarsi con i temi che gli vengono presentati». E ha annunciato che «in assenza di riposte andremo avanti» con tutte le iniziative necessarie, evocando lo sciopero generale.

A lei ha fatto eco il segretario generale aggiunto della Uil, Carmelo Barbagallo per il quale i ministri che hanno incontrato i sindacati sulla legge di stabilità «non hanno un mandato per condurtre una trattativa». Il rappresentante della Uil ha spiegato che il ministro Padoan ha spiegato che la legge di stabilità punta alla crescita e all'occupazione. E che nessun nuovo incontro è stato fissato. «In sostanza hanno detto solo che non ci perderemo di vista», ha riferito il sindacalista. «Devono parlare con chi di dovere», ha concluso.

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