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Questo articolo è stato pubblicato il 04 novembre 2014 alle ore 10:05.
L'ultima modifica è del 04 novembre 2014 alle ore 17:18.

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L’opzione Tfr in busta paga potrà dare un aumento di 0,1 punti di Pil con una crescita di 2,7 miliardi dei consumi. Lo si legge nella documentazione depositata in commissione Bilancio di Camera e Senato in occasione dell'audizione del presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio, Giuseppe Pisauro, sul Ddl di stabilità. Tra le criticità, il gettito atteso dalle misure sui giochi presenta una «elevata incertezza su entità e tempistica dell'emersione», mentre lo sgravio contributivo triennale concesso ai neo-assunti a tempo indeterminato presenta «margini di rischio significativi». Nel pomeriggio, incontrando la stampa, Pisauro ha indicato nelle clausole di salvaguardia vecchie e nuove il vero «punto debole» della manovra: «Rischiano di aumentare le imposte di 16 miliardi nel 2016, per impedirlo occorrerebbe tagliare la spesa».

Con bonus Irpef maggiori consumi per 4,4 mld
Tra i punti di forza della maovra individuati dall’Upb, Pisauro ha invece citato gli interventi sul cuneo fiscale, «che rappresentano il sostegno ai consumi». Bene anche il bonus Irpef da 80 euro, gli sgravi per la decontribuzione e la riduzione Irap, così come le norme sul Tfr, tutte «misure di sostegno ai consumi». Per quanto riguarda il bonus Irpef, l'Upb evidenzia come la misura sia in grado di produrre 4,4 miliardi di euro di incremento ai consumi.

Abi promuove la manovra: «Misure innovative»
La legge di stabilità è promossa dall’Abi, che parla di «misure importanti ed innovative», che stimolano «la domanda complessiva» e segnano «una discontinuità rispetto al passato», anche se gli aumenti delle aliquote sui fondi pensione «destano riserve in ragione degli effetti che potranno avere sulla previdenza». Ribadita la disponibilità del mondo bancario a supportare la realizzazione» dell'anticipo del Tfr in busta paga. Mentre il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, ha parlato di manovra che sul piano della crescita «rimane sostanzialmente legata alla logica di austerità», senza investimenti in infrastrutture. Allarme tagli e rischio «manovra insostenibile» ribadito da Anci, Upi e Conferenza Regioni. Mentre l’ufficio studi di Confcommercio ha avvisato che l'incremento dell'Iva, previsto dalle clausole di salvaguardia, potrebbe causare un crollo dei consumi delle famiglie italiane per 65 miliardi di euro nel triennio 2016-2018.

Pisauro (Upb): forti rischi su gettito atteso da giochi
In audizione il presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio, GiuseppePisauro ha ricordato che il settore dei giochi è un settore ad alta frequenza di contenziosi. Ecco perché «tenuto conto di questi elementi si ritiene preferibile rinviate la registrazione del maggior gettito (900 milioni) a consuntivo». Oltre alle norme sui giochi, il presidente dell'Upb ha evidenziato «margini di rischio significativi» per lo sgravio contributivo triennale concesso ai neo assunti a tempo indeterminato («la misura potrebbe costare «circa 400 milioni in più nel 2015 e un miliardo nei due anni successivi»), «incertezza» sul costo del bonus edilizia e una «possibile perdita di gettito superiore alla attese» a seguito del nuovo regime agevolato per i lavoratori autonomi (il cosiddetto “regime dei minimi”). Mentre «sembra invece potersi confermare la stima del gettito derivante dalle modifiche sui meccanismi di versamento dell'Iva (il “reverse charge”)».

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