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Questo articolo è stato pubblicato il 20 dicembre 2014 alle ore 08:50.
L'ultima modifica è del 20 dicembre 2014 alle ore 09:44.
Se gli investitori istituzionali non amano le loyalty shares, non tollerano una loro introduzione in forma coercitiva. Non solo questa ha un impatto negativo diretto sulle azioni delle società coinvolte, ha anche un impatto reputazionale sul Paese che le introduce. Se il Governo Renzi vuole attirare gli investitori istituzionali, deve innanzitutto non espropriarli per legge. L'introduzione delle loyalty shares a maggioranza semplice in Unicredit o Generali equivarrebbe esattamente a questo. Grazie all'azione del Governo gli azionisti di controllo di queste società con quote tra il 10 e il 15% potrebbero approvare una riforma statutaria che penalizza gli investitori esteri, facendogli perdere dal 10% al 30% del valore delle loro azioni. Non stupiamoci poi se gli stranieri non investono nel nostro Paese.
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