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Raul Castro: «Plaudiamo ad Obama, ma ora si adoperi per l’abolizione dell’embargo»

Raul Castro (Reuters)Raul Castro (Reuters)

«Plaudiamo a Barack Obama per aver aperto un nuovo capitolo nelle nostre relazioni ed aver introdotto un cambiamento significativo nella politica statunitense degli ultimi 50 anni». È quanto ha detto il presidente Raul Castro intervenendo oggi di fronte all'Assemblea Nazionale cubana, sottolineando comunque che «rimane da risolvere la fine del blocco economico contro Cuba». Nel ringraziare Obama «per l'apertura», Castro ha tuttavia sollecitato il presidente americano a usare un ordine esecutivo per togliere l'embargo commerciale a Cuba e ha inoltre ribadito la richiesta di togliere definitivamente Cuba dalla lista nera Usa dei Paesi additati come sponsor del terrorismo. «Non abbiamo mai sostenuto attività terroristiche negli Usa e abbiamo sempre condiviso le nostre informazioni con il governo americano», ha detto Castro nel suo discorso.

«Sarà una lotta lunga e difficile», ha poi aggiunto. Nonostante le misure annunciate da Obama mercoledì, insieme alla normalizzazione dei rapporti diplomatici sono state varati alleggerimenti nei divieti di viaggi e relazioni, solo un voto del Congresso americano potrà revocare definitivamente le sanzioni che sono alla base dell'embargo. Cosa che difficilmente potrà avvenire con il nuovo Congresso a maggioranza che si insedierà i primi di gennaio in cui i repubblicani avranno il controllo di entrambe le Camere, che già minacciano di congelare i fondi necessari alla riapertura dell'ambasciata all'Avana e di bloccare la ratifica del nuovo ambasciatore. Nel suo discorso, Castro ha anche annunciato che nell'aprile del 2016 si celebrerà il VII Congresso del partito comunista cubano, che sarà l'occasione per «un ampio e democratico» dibattito sul futuro dell'isola. Raul Castro ha ribadito, comunque, che Cuba non intende rinunciare al sistema socialista e che, nell'ambito della ripresa delle relazioni con gli Stati Uniti, si disponde ad affrontare tutte le questioni sulla base «dell'uguglianza e della reciprocità». «Come noi non abbiamo mai chiesto agli Usa di cambiare il suo sistema politico, noi esigeremo il rispetto per il nostro», ha detto. Il presidente ha sottolineato anche che il suo Paese intende accelerare la riforma economica, con la priorità nel porre fine al sistema della doppia valuta nel Paese. Ma ha anche detto che i cambiamenti dovranno essere graduali per creare un sistema di «comunismo prospero e sostenibile».

Raul ha inoltre confermato che parteciperà al prossimo Vertice delle Americhe, che si celebrerà ad aprile a Panama, «per esprimere le nostre posizioni con sincerità e rispetto per tutti i capi di governo e di stato senza eccezioni».

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