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Strage di Parigi, atteso un milione di persone alla manifestazione

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Strage di Parigi, atteso un milione di persone alla manifestazione

Afp
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Parigi - Dal 1990 non era più accaduto che un presidente francese partecipasse a una manifestazione di piazza. Allora fu François Mitterrand, un altro socialista, a guidare il corteo silenzioso di 200mila persone che sfilò da Place de la République alla Bastiglia, luogo simbolico dei raduni della sinistra francese, contro il razzismo e l'antisemitismo dopo la profanazione del cimitero ebraico di Carpentras.

Oggi pomeriggio sarà François Hollande ad aprire la “marcia repubblicana” che con oltre un milione di partecipanti, forse due milioni, farà di Parigi la capitale mondiale della lotta al terrorismo. Insieme a lui ci sarà ovviamente l'intero Governo francese. Maci saranno anche i segretari di tutti i partiti (con la sola eccezione di Marine Le Pen, che per polemica sul mancato coinvolgimento del Front National nell'organizzazione della marcia andrà a manifestare a Beaucaire, città con sindaco frontista), a partire dall'ex presidente e attuale leader del principale partito di opposizione Nicolas Sarkozy, e almeno una quarantina di premier e capi di Stato.

La lista è impressionante, dalla tedesca Angela Merkel all'inglese David Cameron, dall'italiano Matteo Renzi allo spagnolo Mariano Rajoy, dall'israeliano Benyamin Netanyahu al presidente dell'Autorità palestinese Mahmoud Abbas, al turco Ahmet Davutoglu (tre presenze particolarmente significative, quella dei primi due per evidenti ragioni e quella del terzo perché rappresenta un Paese islamico che ha sempre privilegiato la lotta all'estremismo curdo rispetto a quella contro il fondamentalismo musulmano) dall'ucraino Petro Poroshenko al tunisino Mehdi Jomaa, fino al re Abdallah di Giordania con la regina Rania.

Ci saranno i dirigenti europei, dal presidente della Commissione Jean-Claude Juncker a quelli del Parlamento, Martin Shulz, e del Consiglio, Donald Tusk. Ci sarà il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. E dietro di loro centinaia di migliaia di persone. Per dire che il massacro di Charlie Hebdo, la follia omicida dei tre mostri che in nome dell'estremismo islamico hanno seminato la morte a Parigi, le rivendicazioni di al-Qaeda e i farneticanti messaggi dell'Isis, l'ombra oscurantista che si estende su molti Paesi africani, del Medio Oriente, della Penisola arabica e dell'Asia non l'avranno vinta sulla democrazia, sui valori di libertà, di tolleranza e di rispetto reciproco.

Proprio per consentire a tanta gente di poter sfilare, i cortei – da République a Place de la Nation, a un passo dall'ipermercato di Porte de Vincennes dove Amedy Coulbaly ha ammazzato quattro persone che andavano tranquillamente a fare la spesa – saranno in realtà due. Il primo seguirà Boulevard Voltaire e il secondo farà un giro più lungo, passando per Avénue de la République e Avenue Philippe-Auguste.

Le misure di sicurezza sono ovviamente impressionanti. Sulla marcia vigileranno 2.200 poliziotti, che si aggiungono ai 2mila agenti e 1.400 militari schierati a difesa dei luoghi più a rischio attentati della città: chiese, sinagoghe e moschee, rappresentanze diplomatiche, sedi governative, redazioni di giornali. Tetti e fognature lungo il percorso verranno accuratamente ispezionati. Le stazioni della metropolitana (oggi i trasporti pubblici saranno gratuiti) verranno chiuse. Cecchini saranno dislocati ovunque necessario.
I francesi non hanno però aspettato oggi per scendere in piazza a esprimere solidarietà e cordoglio per i morti parigini. In tante città – da Tolosa a Marsiglia, da Nantes a Lille, da Nizza a Rouen – già ieri ci sono state manifestazioni alle quali hanno partecipato oltre 700mila persone. La più commovente è stata senz'altro quella che nel tardo pomeriggio ha riunito migliaia di persone in Avenue de la Porte de Vincennes, dove c'è l'ipermercato kasher. Tra loro i rappresentanti del Crif, il Consiglio delle istituzioni ebraiche, che questa mattina sarà ricevuto da Hollande all'Eliseo.

Prosegue intanto la ricerca di Hayat Boumedienne, la compagna ventiseienne di Coulibaly, che nella foto diffusa due giorni fa ha il volto scoperto di una ragazza qualsiasi e che invece dal 2009 porta un velo nero che le lascia scoperti solo gli occhi. Secondo quanto rivelato dal procuratore di Parigi, François Molins, nel corso del 2014 ha parlato al telefono almeno 500 volte con la moglie di Chérif Kouachi, uno dei due fratelli autori del massacro di Charlie Hebdo ucciso dalla polizia a Dammartin. Ha accompagnato più volte Coulibaly a Murat, nel Sud della Francia, dove hanno incontrato, insieme a Chérif, Djamel Beghal, figura di spicco dell'estremismo islamico.

In realtà sembra che la Boumedienne sia in Siria, o forse ancora in Turchia, dove sarebbe arrivata il 2 gennaio con un volo da Madrid. Gli inquirenti potrebbero quindi aver perso una possibile testimone preziosa nell'ambito del lavoro di ricostruzione del puzzle dei rapporti tra Coulibaly, i due fratelli Kouachi e gli ambienti del fondamentalismo francese. E delle relazioni con le organizzazioni terroristiche nello Yemen (dov'è ormai accertato che anche Chérif si è recato, nel 2011), in Iraq e Siria.

Si moltiplicano infine le domande sul fallimento, evidente, dell'intelligence. A maggior ragione dopo che lo stesso premier Manuel Valls ha riconosciuto l'esistenza di una “falla” nel meccanismo di sorveglianza dei tre terroristi e di analisi dei dati. Fonti anonime dei servizi rispondono che ormai i dossier sono troppi e che i 9mila 007 dell'intelligence interna (4mila) ed esterna (5mila) sono del tutto insufficienti a monitorare tutti i fronti di questa nuova, terribile guerra.

Circa 700mila persone alle manifestazioni di ieri in tutta la Francia
In tutta la Francia oggi sono scese in piazza più di 700mila persone in omaggio alle 17 vittime degli attacchi jihadisti, prima contro la redazione di Charlie Hebdo poi contro il supermercato kosher di Parigi. «Hanno sfilato 700mila persone», ha annunciato il ministro degli Interni, Bernard Cazeneuve. Queste manifestazioni spontanee in numerose città di tutta la Francia si sono svolte alla vigilia della «marcia repubblicana» a Parigi, alla quale si prevede vi saranno circa un milione di partecipanti.

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