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Venezuela, a un passo dal default: Moody’s taglia il rating

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EFFETTO PETROLIO

Venezuela, a un passo dal default: Moody’s taglia il rating

 Code fuori dai supermercati di Caracas (Ap)
Code fuori dai supermercati di Caracas (Ap)

Un altro passo verso il baratro. Il Venezuela di Nicolas Maduro rischia grosso, in bilico tra depressione economica e default. Il rischio di un crac «è aumentato sostanzialmente» a causa della riduzione del prezzo internazionale del petrolio, sostiene l'agenzia di rating Moody's in un report pubblicato oggi. La “pagella” dei titoli di Stato del Paese sudamericano registra una caduta da CAA1 a CAA3 con prospettiva “stabile”, la penultima categoria prima del vero e proprio default.

Moddy's sottolinea che se il Venezuela si trovasse in default «le perdite per i detentori dei suoi titoli sarebbero superiori al 50% dei suoi strumenti di debito sovrano». E aggiunge che esistono poche possibilità di una azione del governo per frenare questa crisi. Il Paese «si trova in mezzo a una recessione economica con un quadro politico fortemente discrezionale, che riflette debolezza istituzionale» da parte delle autorità dello Stato.

L’inflazione veleggia attorno al 65% , la produzione di petrolio è scivolata a 2,6-2,8 milioni di barili al giorno e la scarsità di alimenti è sempre più diffusa. Lo scorso 18 dicembre era stata Fitch a tagliare il rating del Venezuela di due gradini, da 'B' a 'CCC', segnalando una «reale possibilità” di default, a conseguenza della caduta dei prezzi petroliferi, che «erode la principale fonte di valuta per l'economia» di un Paese con poche riserve e bassa liquidità».

Le difficoltà del Paese lo costringono a cercare aiuto all’estero. La Cina ha risposto nelle ultime settimane con investimenti pari a 17 miliardi di euro. Una somma ingente che verrà spesa in progetti energetici, industriali e di sviluppo sul territorio venezuelano.

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