Un fronte anti-Nazareno per l’elezione del nuovo capo dello stato. La proposta l’ha lanciata Pippo Civati ed è stata subito raccolta da Nichi Vendola che ha aperto la porta anche al M5s. La proposta ha preso corpo, durante “Human Factor”, la conferenza programmatica di Sel a Milano. Alla proposta di Civati e Vendola ha replicato il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini al termine della segreteria dem: «Non ci sarà nessuna saldatura. Questo è un passaggio in cui il Pd può presentarsi unito all'appuntamento e bisogna lavorare per costruire una proposta condivisa nel metodo e nell'esito. Lo faremo».
Sarà il premier Matteo Renzi a guidare la delegazione del Pd che da martedì incontrerà tutti i partiti. Renzi ha fissato per lunedì alle 9 l’incontro con l'assemblea dei deputati Pd. A seguire, alle 12, quello con l’assemblea dei senatori.Giovedì mattina, a poche ore dalla prima votazione per il presidente della Repubblica, il premier riunirà i grandi elettori del Pd nella quale farà il nome del candidato al Colle.
Civati-Vedola: al Colle un nome “non Nazareno”
«Tutti coloro che sono contro il patto Renzi-Berlusconi dovrebbero fare una proposta sul presidente della Repubblica perché non sia espressione del Nazareno». Così il deputato della minoranza Pd Pippo Civati ha auspicato «un candidato NN, non-Nazareno, che possa arrivare ai voti necessari», chiamando a raccolta tutti quelli che non sono d’accordo con una candidatura decisa dalla «trattativa privata» Renzi-Berlusconi. Il leader di Sel Nichi Vendola ha raccolto subito l'invito. «Serve un fronte anti-Nazareno» di cui faccia parte «non solo la sinistra di alternativa ma tutte le forze che amano la Costituzione e considerano il Patto del Nazareno una forma di inquinamento della politica», ha detto Vendola. Porte aperte anche al M5S, perché sono benvenuti «tutti coloro che vogliono giocare questa partita».
M5s: Vendola? Aspettiamo nomi da Renzi
Interlocutoria la risposta del M5s, affidata a Roberto Fico, componente del direttorio: «Il nostro schema non cambia: aspettiamo una rosa di quattro nomi dal presidente del Consiglio e dal partito di maggioranza. Poi li metteremo sul blog. Certo, è chiaro che noi vorremmo dei nomi di personalità garanti super partes. Renzi ci vuole incontrare? Al momento non vedo nessun tavolo, noi operiamo in piena trasparenza». Quanto all’apertura di Sel, Fico ha frenato: «Noi siamo il fronte antinazareno da più di un anno e lavoriamo per questo: ben venga Sel, però sappiamo che loro appartengono a quella cultura dei giochi di Palazzo».
Giovedì 29 riunione grandi elettori Pd con nome per Colle
Sarà il premier Matteo Renzi a guidare la delegazione del Pd che da martedì incontrerà tutti i partiti in vista dell'elezione del presidente della Repubblica. È quanto deciso nella segreteria dem, riunirsi nel pomeriggio a largo del Nazareno, che ha fissato per lunedì alle 9 l'assemblea dei deputati Pd e alle 12 quella dei senatori. In entrambi i casi sarà presente Matteo Renzi. Giovedì mattina, a poche ore dalla prima votazione per il presidente della Repubblica, il premier-segretario riunirà l'assemblea dei grandi elettori Pd nella quale ufficializzerà il nome del candidato al Colle.
Guerini: Civati? Nessuna saldatura contro Pd
Noi iniziamo «a confrontarci con tutte le forze politiche compreso il M5s. Se il M5s vorrà essere della partita è benvenuto», ha detto il vice segretario del Pd Lorenzo Guerini al termine della segreteria. Quanto alla proposta di Civati e Vendola di costruire un fronte anti-Nazareno, Guerini ha replicato: «Non ci sarà nessuna saldatura, questo è un passaggio in cui il Pd può presentarsi unito all'appuntamento e bisogna lavorare per costruire una proposta condivisa nel metodo e nell'esito. Lo faremo». Guerini ha aggiunto che il partito deciderà solo dopo il giro di colloqui con i gruppi parlamentari se votare scheda bianca durante le prime tre votazioni per il nuovo capo dello Stato.
Alfano: scheda bianca in prime tre votazioni
Intanto si è posizionato meglio Ncd. «Alle prime tre votazioni per il Quirinale credo che voteremo scheda bianca» ha detto il leader di Ncd Angelino Alfano al termine di una riunione con i centristi di Area popolare, Scelta civica e Per l’Italia al Senato durante la quale si è deciso di attivare una sorta di “consultazione permanente” tra i gruppi moderati in vista del voto per il Colle. Con la scheda bianca nelle prime votazioni cambia dunque la strategia rispetto a quella ventilata da Silvio Berlusconi: ai suoi il Cavaliere aveva preannunciato un nome comune del centrodestra - quello dell’ex ministro della Difesa Antonio Martino - da usare appunto come candidato di bandiera nelle prime tre votazioni.
Visco: sto bene dove sto,mi piace mio lavoro
Dalla partita per il Colle si è sfilato intanto il governatore di Bankitalia Ignazio Visco: «Sto bene dove sto, mi piace il mio lavoro». Così Visco ha risposto ai giornalisti che a margine di un dibattito del World Economic Forum gli chiedevano di commentare le voci che vedono il suo nome tra i candidati alla Presidenza della Repubblica.
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