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La finale in Arizona

Super bowl, sul fil di lana vincono i Patriots del New England sui Seahawks di Seattle

Tensione, passione, suspense, zuffa, colpi di scena: c'è stato davvero tutto ieri notte allo stadio dell'Universita' di Phoenix a Glendale, in Arizona nella grande partita per il trofeo Vince Lombardi, per il 49esimo Super Bowl, la grande finale del football americano, vinta sul filo di lana per la quarta volta, dai Patriots del New England contro i Seahawks di Seattle. Punteggio finale, 28 a 24.

Una partita avvincente, da vera grande finale fin dall'inizio. A metà tempo si chiude a sorpresa in pareggio, 14 a 14 con i Seahawks che recuperano negli ultimi due secondi una meta, una rete e 7 punti. Poi sempre i Seahawks trovano il passo sotto la leadership freddissima di Russel Wilson e passano in vantaggio, di tre punti. Fanno una meta in piu' e riescono ad avanzare fino a quota 24. I Patriots languono a dieci punti di distanza.
La partita è stata molto equilibrata, avvincente, con momenti imprevedibili, una partita che si è letteralmente giocata negli ultimi secondi per un errore di valutazione di Russel Wilson, il quarterback, il regista dei Seahawks. A un metro dalla meta, a 20 secondi dalla fine della partita e con un altro tentativo disponibile, invece di lanciare il colosso Marshawn Lynch nella mischia (un cumulo di muscoli inarrestabile come ha dimostrato ieri in varie occasioni) ha voluto sorprendere gli avversari con un passaggio al “receiver” Ricardo Lockette. Il passaggio e' stato intercettato con un guizzo di nuovo dal giovane Malcolm Butler. Peccato, perche' i Seahawks, che hanno vinto solo l'anno scorso il primo Superball della loro storia, erano letteralmente a un passo dalla vittoria. C'è da dire che in quella posizione erano gia' arrivati grazie a un recupero quasi miracoloso proprio di Lynch: la palla lunga, sull'ala destra in arrivo da Wilson per Lynch viene deviata dal difensore dei Patriot di nuovo Butler, entrambi cadono, la palla rimbalza sul corpo di Butler e poi sul ginocchio di Lynch. La palla e' ancora in play perche' non ha toccato terra, a quel punto con un colpo di reni, in giravolta, rimbalzando da terra Lynch riesce a riprendere possesso della palla e a rialzarsi. La partita riparte appunto a un metro dalla meta a 20 secondi dalla fine, punteggio, 28 a 24 per i Patriot. Il passaggio da quella posizione, quasi in meta, poteva solo essere per uno “sfondamento”: lo ha pensato il 98% dei 110 americani che hanno visto la partita in TV. Invece Wilson con l'allenatore Pete Carroll decidono di passare se l'opportunita' si presenta.

In quell'attimo i Seahawks, che sono stati in vantaggio per buona parte della partita hanno visto crollare il sogno di vincere il torneo Vince Lomabardi back to back, cioè per due anni di seguito. Merito alla tenacia dei Patriot che ieri notte hanno fatto storia, accumulando ogni record possibile: Tom Brady il grande regista e' stato miglior giocatore in campo. Ma quel che piu' conta per lui e' l'essere stato iscritto ieri nell'Olimpo dei giocatori di football, a 37 anni e con poche partite ancora da giocare ha raggiunto Joe Montana e Terry Bradshaw, gli unici altri registi ad aver vinto quattro Super Bowl nella loro carriera. Lo stesso vale per la squadra e per l'allenatore Belichick, con Brady rappresenta una delle accoppiate vincenti nella storia del Football: hanno giocato insieme quattordici stagioni e hanno appunto vinto quattro tornei.
Ma il Super Bowl non è solo una partita di Football. E' una grande festa americana che parte con una parata allo stadio, con le bande e le canzoni patriottiche come America the Beautiful, con l'inno americano, con i militari che rappresentano le quattro armi del Pentagono con altrettante bandiere con gli aerei acrobatici in formazione perfetta che volano sopra lo stadio, con le immagini del paese che scorrono sui grandi schermi e nella diretta della NBC, dai gran Canyon dell'Arizona, bellissimi, interminabili, alle grandi citta' americane illuminate di notte.

La serata è anche una grande sagra alimentare, si consuma e si beve di tutto, a casa ai bar nei ristoranti con gli amici, ma prevalgono nell'ordine gli hamburger e la pizza, consumati a centinaia di milioni di porzioni. Il giro d'affari tutto incluso di un Super Bowl vale oggi quasi 14 miliardi di dollari – la cifra include cibo, merchandising, bibite etc. un ammontare non impossibile se pensiamo che solo i biglietti costavano 5.000 dollari a persona!! E poi lo spettacolo di meta' tempo: con Katy Perry, supercreativo, parte con lei che cavalca un leone meccanico enorme e splendente, in mezzo altre canzoni su un palco dove ci sono palme atmosfera tropicale e delfini che e finisce con Katy che letteralmente vola appoggiata su una stella cometa e canta i suoi pezzi forti, da Tiger a Fireworks.

Infine la pubblicità, una ubriacatura da pubblicita' in genere molto ben fatta, ora ironica, ora ispirata ora spiritosa da quella di T Mobile con Kim Kardashiam o quella di Budweiser con i grandi cavalli simbolo della birra che salvano un cucciolotto dal lupo. Poi quelli sulle auto, in particolare Fiat Chrysler: da ieri possiamo dirlo, c'e' stata nel Super Bowl la 500!! Lo spot parte da un villaggio tipico arroccato su un colle italiano dove un signore elegante in vestaglia trova un ultima pillola di viagra, che pero' gli cade dalla finestra, rimbalza sui tetti su una campana rimbalza per strada e finisce nel serbatoio di una 500 che improvvisamente si rafforza. Le ragazze intorno guardano estasiate, una conferma del perseguimento di un immagine sexy per la 500 in America che finora ha funzionato molto bene.

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