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Parma nel caos, lascia anche l’albanese Taçi. Un manager per…

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rischio tribunale fallimentare

Parma nel caos, lascia anche l’albanese Taçi. Un manager per la transizione

Parma Football Club sull'orlo di una crisi di nervi, prim'ancora che finanziaria. Tra stipendi non pagati, fornitori a secco da mesi e penalizzazioni in classifica, si è assistito oggi all'ennesima pantomima societaria con la notizia diffusa dai media relativa ad una nuova cessione del club da parte del petroliere Rezart Taçi a una cordata di imprenditori locali.

Notizia subito smentita dagli interessati, tra cui il Gruppo Barilla e Claudio Bighinati attuale numero uno dei Giovani Industriali di Bologna e vicepresidente di Publivideo 2 srl, società che detiene le emittenti Telesanterno, Telecentro-Odeon, Telestense: «Non c'è niente di vero. Non mi occupo di calcio e la notizia è totalmente infondata». Bighinati era stato addirittura indicato come nuovo presidente del club crociato.

Intanto, la Dastraso Holding, la società con sede a Cipro che a fine dicembre ha acquistato da Tommaso Ghirardi il pacchetto di maggioranza del Parma, pur avendolo promesso non ha ancora saldato i debiti accumulati in questi mesi, oltre un centinaio di milioni stando agli ultimi bilanci disponibili. L'iniziativa del petroliere albanese sembra in ogni caso destinata a concludersi dopo solo un mese e mezzo di attività con ben quattro presidenti (l'ultimo è il 29enne Ermir Kodra) ed una disastrata situazione economica che ha portato diversi giocatori a rescindere il proprio contratto, Cassano e Felipe in primis.

A proposito del nuovo possibile acquirente del Parma altri rumor fanno riferimento ad una non meglio specificata cordata vicina ad un gruppo industriale del nord Italia con interessi in Russia. A tenere le fila del nuovo accordo sarebbe stato Pietro Leonardi, ex amministratore delegato del club crociato ed attuale direttore generale.

E in serata è apparsa una nota sul sito della società emiliana nella quale è stato confermato che «in data odierna è stato ceduto il pacchetto di maggioranza di Eventi Sportivi Spa, società controllante il club. Il manager di riferimento nominato dalla nuova proprietà è Fiorenzo Alborghetti, che» con Leonardi «gestirà tutte le procedure per la formazione» del nuovo consiglio di amministrazione. «I dettagli sulla nuova proprietà Parma Fc saranno diffusi nei prossimi giorni».

Tra scoop, colpi di scena e smentite che si rincorrono da mesi resta il fatto che se a metà febbraio nessuno farà fronte al pagamento degli ingaggi i calciatori rimasti a Parma metteranno in mora la società e per il club potrebbero aprirsi le porte del tribunale fallimentare. Un esito infausto, evitato ai tempi del crack Parmalat, ma che si fa concreto con il passare dei giorni.

Intanto ordinanza interlocutoria e altri 15 giorni di tempo per il ricorso del Parma in merito alla penalizzazione di 1 punto in classifica e l'inibizione per 2 mesi nei confronti dell'ex presidente Ghirardi e di Pietro Leonardi. Lo ha deciso la prima sezione della Corte Federale d'Appello che ha disposto che «le parti producano ogni elemento utile alla decisione entro giorni 15 dalla presente ordinanza».

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