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Sei Nazioni 2015: il XV dell'Italia a Twickenham

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Sei Nazioni 2015: il XV dell'Italia a Twickenham

  • –a cura di Datasport

Dopo la sconfitta all'esordio contro l'Irlanda, l'Italia è pronta per la seconda giornata del Sei nazioni 2015 di rugby, sabato alle 15.30, ora italiana, nel tempio di Twickenham, casa dell'Inghilterra che ha superato il Galles al Millenium Stadium all'esordio. Nel XV scelto dal ct azzurro Brunel per affrontare i leoni inglesi, ci saranno sei cambi complessivi e quattro volti nuovi: con Campagnaro infortunato, il ct sposta McLean ad estremo e punta sulla fisicità e sul dinamismo di Andrea Masi come primo centro, con Luca Morisi subito alle spalle dell’aquilano dei London Wasps.

Sarto conserva il proprio posto all’ala, con Venditti che rileva il posto lasciato libero dal passagio di McLean in maglia numero quindici. Nessun cambio in regia, dove Brunel conferma la fiducia alla coppia formata da Kelly Haimona all’apertura ed Edoardo Gori come mediano di mischia. In terza linea, perso Alessandro Zanni, il ct inserisce in sua sostituzione il veterano Mauro Bergamasco, che raggiunge Troncon a quota 101 apparizioni in azzurro. Il veterano delle Zebre fa reparto con capitan Parisse a numero otto e Francesco Minto sul lato chiuso.

Un cambio anche in seconda linea, dove la maglia numero cinque torna sulle spalle di Marco Bortolami, recuperato dai problemi muscolari della scorsa settimana: per il seconda linea e capitano delle Zebre è l’apparizione numero 111 con l’Italia, in coppia con il compagno di franchigia George Biagi, al quinto caps. In prima linea confermati sul lato destro Martin Castrogiovanni e Leonardo Ghiraldini tallonatore, mentre Alberto De Marchi rileva Matias Aguero a sinistra.

In conferenza stampa Brunel ha detto: "La prima difficoltà, in vista della scelta della formazione che giocherà con l’Inghilterra, è stata ripensare il gruppo alla luce degli infortuni di Campagnaro e Zanni. Per il resto, abbiamo deciso di puntare su due atleti di esperienza come Marco Bortolami e Mauro Bergamasco. Non è un cambiamento di rotta ma un seplice adattamento in base alle necessità della squadra. La frustrazione, contro gli irlandesi, è stata di non sapere se saremmo stati capaci di mettere gli avversari in difficoltà: abbiamo avuto pochi palloni, e quei pochi li abbiamo persi quasi subito, creando un disequilibrio evidente tra il nostro attacco e la nostra difesa. Ora ci aspettano gli inglesi, una squadra differente ma che rappresenta per noi sempre una grande sfida".