
Oltre due milioni di euro, in assegni e bonifici, sarebbero stati versati da Silvio Berlusconi alle ragazze ospiti delle serate ad Arcore, Ruby esclusa, nel periodo compreso tra il 2010 e i primi mesi del 2014. È quanto si evince dagli atti della procura di Milano relativi all'inchiesta 'Ruby 3' depositati al tribunale del Riesame. Dagli accertamenti bancari effettuati nell'ambito dell'inchiesta Ruby ter emerge che «non risultano fonti di reddito delle indagate che non sono riconducibili in modo diretto o indiretto a Silvio Berlusconi».
Dal 2010 al 2014 oltre 2 milioni da Berlusconi a Olgettine
Le ragazze, tra assegni e bonifici, dal 2010 al 2014, hanno ricevuto circa 2 milioni e 150 mila euro. Tra quelle che avrebbero ricevuto più denaro da Berlusconi, attraverso il conto corrente Monte dei Paschi di Siena dell'ex premier, ci sono Alessandra Sorcinelli (390 mila euro) e Barbara Guerra (200 mila euro). L'indagine, di cui la procura milanese ha appena chiesto la proroga, vede complessivamente 45 indagati, la metà dei quali per falsa testimonianza. Ed è affidata al procuratore aggiunto Pietro Forno e ai pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio. Berlusconi è indagato, assieme ai suoi difensori Ghedini e Longo, all'avvocato Luca Giuliante e ad altre 21 ospiti alle feste di Arcore per corruzione in atti giudiziari. L'ipotesi degli inquirenti è che l'ex capo del Governo abbia pagato, addirittura fino a qualche settimana fa, le giovani donne, Ruby compresa, in cambio del loro silenzio. La procura ha anche avviato una rogatoria in Messico a caccia del tesoro riconducibile alla marocchina e al suo ex compagno Luca Risso.
Agli atti lettere di Berlusconi che “liquida” ragazze
Agli atti dell'inchiesta Ruby ter, ci sono anche le lettere scritte a ciascuna delle 20 ospiti alle feste ad Arcore in cui Silvio Berlusconi le informa di non poter più continuare a versare denaro e, come ultimo “aiuto” annuncia che le liquiderà con 25 mila euro “una tantum”. Nella lettera, identica per ognuna delle ragazze, Berlusconi comunica di non poter proseguire nel suo sostegno economico per non causare a se stesso e a loro ulteriori guai con la giustizia.
Martedì udienza riesame su sequestro denaro ragazze
È stata fissata a martedì prossimo l'udienza davanti ai giudici del Tribunale del Riesame di Milano in cui verrà discussa la richiesta di dissequestro di denaro a Iris Berardi e Aris Espinoza. A Iris erano stati prelevati circa 3.500 euro, di cui un migliaio le sono stati restituiti perché non considerati proventi del presunto reato, mentre ad Aris erano stati sequestrati 6.500 euro. Oltre a queste due ragazze, hanno presentato ricorso al riesame altre sei giovani ospiti ad Arcore. Nell'indagine viene ipotizzato che Silvio Berlusconi abbia corrotto le indagate per far testimoniare loro il falso nel processo a suo carico terminato con l'assoluzione pronunciata dalla Suprema Corte.
I pm: necessari approfondimenti su pc e smartphone
I magistrati milanesi titolari dell'inchiesta Ruby ter intendono effettuare tutta una serie di «approfondimenti di non poco momento» su computer, smartphone, tablet e sulle altre apparecchiature elettroniche sequestrate nel blitz del 17 febbraio scorso alle circa 20 ragazze ospitate da Silvio Berlusconi ad Arcore a finite sotto indagine per corruzione in atti giudiziari. Il procuratore aggiunto Pietro Forno e i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio lo hanno scritto nero su bianco nella richiesta di proroga indagini che ha già incassato il via libera del gip Stefania Donadeo.
Bagnasco: il ritorno di Berlusconi? Faccia i conti con il contesto
Intanto, dopo le riserve di Avvenire sulla vicenda Ruby, Berlusconi ha incassato oggi le perplessità del presidente della Cei Angelo Bagnasco sull’ipotesi di un suo ritorno in politica. «Berlusconi pensa al rientro in politica? Quello che i singoli decidono sono sempre decisioni personali, ma che si calano in contesti sociali, politici, lavorativi con cui bisogna fare i conti. Non bastano le decisioni personali», ha detto Bagnasco, commentando l'assoluzione del Cavaliere nel processo Ruby.
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