Italia

Infrastrutture, Renzi assume l’interim

  • Abbonati
  • Accedi
dopo l’incontro con mattarella

Infrastrutture, Renzi assume l’interim

Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti passa oggi ufficialmente nelle mani di Matteo Renzi, che è salito al Colle alle 10 e ha incontrato il presidente Sergio Mattarella per per poco più di un’ora sia per riferire sugli esiti del Consiglio europeo sia per assumere l’interim e contemporaneamente ragionare sui possibili scenari. Perché - lo ha già detto la scorsa settimana, a dimissioni di Maurizio Lupi appena annunciate - l’interim sarà breve, durerà soltanto qualche giorno. Poi toccherà al vero successore di Lupi prendere le redini dell’intera delicatissima partita degli appalti e delle grandi opere, resa scottante dallo scandalo dell’inchiesta di Venezia che ha portato all’arresto dell’ex superdirigente del dicastero, Ercole Incalza, e del ras dei cantieri Stefano Perotti.

L’annuncio dell’interim in una lettera alla Camera
La notizia che il presidente Mattarella ha affidato a Renzi l’interim del ministero delle Infrastrutture è stata resa nota in una lettera letta alla Camera dalla vicepresidente Marina Sereni. La missiva è stata inviata dal premier alla presidenza della Camera il 20 marzo, per informare che «il presidente della Repubblica, con proprio decreto in data odierna, ha accettato le dimissioni dell’onorevole Lupi da ministro delle Infrastrutture e, con medesimo decreto, mi ha conferito l’incarico di reggere a interim il predetto dicastero».

In pole position Graziano Delrio
L’intenzione di Renzi sarebbe comunque quella di affidare presto il ministero a un politico della sua cerchia, in modo da tenere saldo il controllo di Palazzo Chigi sugli appalti. Il nome in pole position è quello dell’attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio, che si schermisce: «Io al ministero delle Infrastrutture? Dovete chiedere al presidente del Consiglio, non a me».

Quagliariello: «Non sarò ministro»
Delrio dovrebbe però lasciare la sua delega ai Fondi Ue, che potrebbe essere affidata a un nuovo ministro degli Affari regionali (posto vacante dopo l’addio di Maria Carmela Lanzetta) in modo da rafforzare il dicastero e trasformarlo in una sorta di ministero del Sud. Il papabile è Gaetano Quagliariello, anche per compensare la presenza di Ncd dopo le dimissioni di Lupi. Ma a SkyTg24 lo stesso Quagliariello, che del partito di Alfano è coordinatore nazionale, ha detto: «No, non sarò ministro». «Premesso - ha aggiunto - che in politica vale la regola per cui gli incarichi si derivano e non si strappano, sto facendo una cosa che mi interessa e che credo abbia un’utilità per il mio partito, quindi sono concentrato su questo».

Le altre ipotesi sul tappeto, da Cantone a Lotti
La successione di Lupi è in realtà ancora tutta da scrivere. Un’altra candidatura possibile è quella di Debora Serracchiani, vicesegretaria Pd, ma il suo incarico di governatrice del Friuli Venezia Giulia appare un ostacolo.Resta in piedi, ma con minor vigore, l’ipotesi di spostare alle Infrastrutture Raffaele Cantone e di sostituirlo all’Autorità anticorruzione con un altro magistrato senza macchie come Nicola Gratteri. Non è tramontata neppure l’idea di spacchettare il ministero in due: da una parte le Infrastrutture, a guida politica (con Delrio o con il fedelissimo di Renzi Luca Lotti, sottosegretario con delega all’editoria), dall’altro i Trasporti, a guida tecnica (con Mauro Moretti o Andrea Guerra). Un’alternativa potrebbe essere pure quella di spostare a Palazzo Chigi la sola struttura tecnica di missione, affidandola proprio a Lotti.

Alfano: «Renzi non ci ridimensionerà»
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che è anche leader di Ncd, in un’intervista alla Stampa si è intanto detto convinto che il premier non ridimensionerà il ruolo dei centristi nell’Esecutivo: «Non credo che sia nell’interesse della maggioranza, e dello stesso Matteo Renzi, ridimensionare un partito come il nostro, serio, affidabile, e che porta i risultati a casa».

Mattarella ha ricevuto i sindacati
Dopo Renzi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ricevuto stamane al Colle i segretari generali della Cgil Susanna Camusso, della Cisl Annamaria Furlan, e della Uil Carmelo Barbagallo.

© Riproduzione riservata