Italia

Inchiesta Ischia, al via interrogatori in carcere

  • Abbonati
  • Accedi
a napoli

Inchiesta Ischia, al via interrogatori in carcere

Sono cominciati, stamattina, nel carcere napoletano di Poggioreale, gli interrogatori di garanzia per l'inchiesta sulla metanizzazione di alcuni Comuni dell'isola d'Ischia, che ha visto coinvolti i vertici della società cooperativa Cpl Concordia e il sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino. Davanti al gip e al pm sfileranno oggi quattro indagati.

Ischia: sindaco, nessun atto a favore Cpl Concordia
Il primo ad essere ascoltato stato l'ex sindaco di Ischia, che si è dimesso dal suo incarico lo scorso 31 marzo. Subito dopo il gip Amelia Primavera, e i titolari dell'indagine Giuseppina Loreto, Celeste Carrano ed Henry John Woodcock, ascolteranno il fratello Massimo che, secondo l'accusa, sarebbe stato assunto come consulente della Cpl Concordia in cambio dell'affidamento alla coop del progetto di metanizzazione di Ischia. Giosi Ferrandino ha respinto ogni addebito, negando di aver compiuto atti contrari ai suoi doveri (in particolare, in riferimento all'appalto per la metanizzazione) e negando di essere mai stato in Tunisia. Il sindaco di Ischia avrebbe poi aggiunto di aver saputo solo a cose fatte che il fratello aveva ricevuto un incarico di consulenza presso la cooperativa Cpl Concordia.

L’inchiesta sulle presunte tangenti
L'inchiesta dei pm napoletani e dei carabinieri del Nucleo tutela ambientale di Roma ha portato alla luce un presunto giro di mazzette e di appalti «pilotati» portando otto persone in carcere, una ai domiciliari e due con obbligo di dimora. Un sistema di corruzione che, secondo i magistrati, sarebbe basato sulla costituzione di alcuni fondi neri in Tunisia parte della Cpl Concordia con cui retribuire pubblici ufficiali per vincere le gare. In cambio dell'assegnazione della commessa della metanizzazione il primo cittadino di Ischia avrebbe ottenuto l'assunzione del fratello e la stipula fittizia di due convenzioni per 320mila euro per l'albergo Le Querce di proprietà della famiglia, mettendo a disposizione alcune stanze dell'hotel per i dipendenti della società modenese. Secondo la Procura Ferrandino avrebbe anche ottenuto un viaggio spesato in Tunisia.

Di Maio: fare luce su intreccio Coop-politica
Intanto il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, esponente del direttorio del Movimento 5 Stelle, ha incontrato i procuratori aggiunti di Napoli Alfonso D'Avino e Luigi Frunzio per presentare un esposto con cui si chiede di indagare sull'intreccio tra corruzione e cooperative legate ai partiti. «Non siamo il nuovo partito delle procure - ha assicurato - ma siamo venuti a chiedere alla Procura di Napoli di mettere sotto i riflettori i rapporti fra cooperative, criminalità organizzata e fenomeni di corruzione». Di Maio ha chiesto «l'istituzione di una Procura nazionale che si occupi esclusivamente dei fenomeni di corruzione».

Anm: stop polemiche su intercettazioni, pensare a reati
«Fermare l'attenzione sui fatti gravi di corruzione che stanno emergendo, non sulle polemiche». È l'invito rivolto ieri dell'Anm, dopo le critiche dell’ex premier Massimo D'Alema sull'uso delle intercettazioni nell'inchiesta sulle tangenti a Ischia. Per l’Associazione nazionale magistrati la riservatezza «va tutelata», ma «non si mettano in discussione le intercettazioni come strumento di indagine».




© Riproduzione riservata