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Ciclismo: da Parigi a Roubaix, l'inferno del nord

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Ciclismo: da Parigi a Roubaix, l'inferno del nord

  • –a cura di Datasport

Domenica è il giorno della Parigi-Roubaix, l'inferno del nord, una delle classiche monumento del ciclismo mondiale. La corsa sul pavè completa il trittico sulle pietre dopo Gand-Wevelgem, vinta da Luca Paolini, e Giro delle Fiandre, conquistata dal norvegese Kristoff. I corridori sono attesi da una prova come al solito massacrante, 253 km da Compiegne, a nord di Parigi, al velodromo di Roubaix, paese al confine col Belgio.

La caratteristica principale di questa classica sono i settori in pavè, quest'anno 27 in tutto: il primo a Troisville al km 98.5, l'ultimo a Roubaix al km 252. In mezzo diversi momenti chiave: in primis la Foresta di Arenberg al km 158, poi Mons-en-Pévèle al km 204.3 e infine Carrefour de l'Arbre al km 236.5, il punto in cui di solito si decide la corsa. E' previsto bel tempo quindi niente pioggia, freddo e fango ma di sicuro tanta polvere e le solite sollecitazioni alle biciclette.

I grandi favoriti per la vittoria sono Alexander Kristoff del Team Katusha, vincitore lo scorso anno al Fiandre e a caccia del bis, e l'olandese del Team Quick-Step Niki Terpstra, secondo al Fiandre e re lo scorso anno alla Roubaix. Senza Tom Boonen e Fabian Cancellara sono loro i principali candidati anche se dietro scalpitano altri importanti corridori: in primis la coppia del Team Sky, Geraint Thomas e Bradley Wiggins, poi Peter Sagan, Greg Van Avermaet, Sep Vanmarcke, Lars Boom, John Degenkolb e Zdenek Stybar.

Difficile prevedere italiani protagonisti: l'unico che può sperare in un piazzamento è Pippo Pozzato della Lampre, secondo nel 2009, visto che i vari Paolini, Oss, Quinziato e Trentin avranno il compito di fare da gregari ai rispettivi compagni di squadra. L'ultimo successo italiano risale al 1999 quando trionfò Andrea Tafi.