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Poletti: le banche eroghino mutui a chi ha un contratto a tutele crescenti

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Poletti: le banche eroghino mutui a chi ha un contratto a tutele crescenti

«Dalle banche mi aspetto che facciano mutui a quelli che hanno un contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti esattamente come quelli che avevano il contratto a tempo indeterminato di prima». È il messaggio rivolto agli istituti di credito lanciato dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, intervenuto a Bologna al convegno su «Credito, sviluppo e lavoro» organizzato da Carisbo (gruppo Intesa Sanpaolo). «Questo - ha spiegato il ministro - è il contratto che avremo per i prossimi 50 anni. Quindi, dobbiamo allenarci all'idea che è con questo che dobbiamo fare i conti. Dobbiamo abbattere l'ultima trincea di chi dice che quel contratto è `precario´ e la prova `del budino´, come dice qualcuno, è che `se vai a chiedere un mutuo non lo danno´; vorrei che mi aiutaste - ha concluso Poletti rivolgendosi alle banche - a smentirla».

Whirlpool mantenga gli impegni presi
«Whirlpool mantenga gli impegni presi», ha detto poi il ministro del Lavoro, confermando l'intenzione del governo di far valere gli accordi assunti al momento dell'acquisto di Indesit.«Whirlpool- ha detto il ministro a Bologna - ha adottato un piano che aumenta significativamente gli investimenti, porta in Italia una parte importante di lavorazioni da altri paesi, ma aumenta la quantità degli esuberi. La nostra risposta come governo è molto chiara: gli impegni assunti si mantengono. Siccome Whirlpool ha preso Indesit che aveva un tipo di piano sul versante dell'occupazione, lo deve mantenere». Del resto, avverte Poletti, «bisogna guardare in termini sostanziali la situazione e lì c'era una situazione di difficoltà precedente, perché aveva presentato un piano di ristrutturazione molto pesante, perche c'era una grande quantità di esuberi. Si era detto che fino al 2018 non ci sarebbero stati licenziamenti unilaterali». L'arrivo di Whirlpool ha cambiato le cose. «Lunedì cominceremo gli incontri- ha confermato il ministro - discuteremo come abbiamo fatto con Elettrolux e con altre imprese italiane e internazionali che presentano piani». Certo, ha assicurato, «stiamo al tavolo per dire la nostra e usare gli strumenti che abbiamo perché i piano industriali garantiscano stabilmente nel tempo sviluppo investimenti e occupazione. Queste cose stanno assieme».

Il tesoretto andrà alle fasce più deboli
Il tesoretto previsto nel Def andrà per interventi a sostegno delle fasce più deboli, ha ribadito il ministro del Lavoro, ricordando che «le forme» di questi interventi «non sono ancora definite». «Oggi non lo sappiamo» dove verrà impiegato il tesoretto «nel senso che il presidente del Consiglio ha detto molto chiaramente che nelle prossime settimane discuteremo collegialmente come Consiglio dei ministri su che cosa fare - ha spiegato Poletti -. Un orientamento sul piano generale l'abbiamo dichiarato che è quello di intervenire nei confronti delle fasce più deboli, la parte che è stata socialmente più pesantemente colpita dalla crisi sulla quale fino ad ora non siamo riusciti a fare interventi adeguati».

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