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Renzi in visita a Pompei: «Estasiato». Sulla corruzione:…

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evento in vista dell’expo

Renzi in visita a Pompei: «Estasiato». Sulla corruzione: «Si annida nella burocrazia asfissiante»

«È la prima volta che vengo a Pompei e ne sono estasiato». Lo ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi, al termine di una visita alla Villa dei Misteri di Pompei. Il premier ha ricordato che la «cultura è l'anima di un Paese e l'Italia è in questo una superpotenza». Per Renzi «riprendersi Pompei» è dire «che cosa è l'Italia che cambia». «L’obiettivo dei terroristi - ha detto - è di violare e violentare il senso della nostra identità. Riprendersi Pompei non è solo un fatto di dignità per una pubblica amministrazione, ma dire cosa vuole essere l'Italia in un mondo che cambia, un presidio di civiltà, un faro di cultura. Riprendersi un'emozione. È una grande sfida culturale».

La corruzione si annida anche nella burocrazia asfissiante
«Dobbiamo combattere quella burocrazia asfissiante, un insieme di regole che dovrebbero proteggersi dalla corruzione e invece favoriscono chi ci si annida per poterle aggirare», ha detto Matteo Renzi durante il suo intervento all'Expo delle Idee.

Pena doppia a chi ruba
Chi ruba merita una pena doppia, ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, parlando agli scavi archeologici di Pompei per l'Expo delle idee. «Qui - ha osservato il premier - non c'è solo il passato dell'Italia, qui c'è un pezzo di futuro. Molto è ancora da fare e il lavoro che stiamo svolgendo va ulteriormente verificato, bisogna continuare sempre più e sempre meglio a fare i controlli: non vorrei essere nei panni di chi ha rubato e di chi ruba perché quest'anno la cosa chiara è che, girando pagina, c'è la consapevolezza che chi ruba ruba un pezzo del paese e ci vuole rubare un pezzo futuro e quindi merita una pena doppia. Per quello sulla corruzione abbiamo deciso di aumentare le pene. Qualcuno ha detto `giuridicamente non regge´ ma moralmente sì». «Quando richiamiamo questo paese all'ottimismo, non stiamo facendo un'operazione di training autogeno, ma stiamo ricordando all'Italia cos'è l'Italia. E se non saremo essere all'altezza, perderemo un pezzo di dignità », ha detto Matteo Renzi.

Expo gigantesca opportunità di cambiamento. Obiettivo 20 milioni di biglietti
«Expo è una grandissima occasione per cambiare l'impostazione e l'approccio dell'Italia. Una gigantesca opportunità per tornare a fare l'Italia, perché il mondo globale chiede Italia. E se in questi anni l'Italia ha perso il treno della globalizzazione non è motivo per non mettersi a correre. Qualsiasi giorno di ritardo ci sia stato, è un'ottima ragione per correre più veloce», ha detto il premier. «Noi - ha sottolineato - puntiamo a vendere 20 milioni di biglietti. Noi vogliamo che dal primo maggio al primo ottobre gli italiani che visiteranno l'Expo possano fare il giro del mondo. Ma puntiamo anche ad accogliere chi verrà da tutto il mondo in modo che il Paese che li accoglierà sarà un Paese in cui il futuro può essere ancora più interessante del passato».

Sala: pochissimi padiglioni in ritardo. Venduti 10 milioni di biglietti
«Abbiamo la consapevolezza, non la speranza che apriremo bene. Manca veramente pochissimo. Ogni giorno che passa mi rinfranco. Molti padiglioni sono finiti e stanno facendo le presentazioni. Ieri è toccato a quello degli Emirati Arabi Uniti che hanno grandissimo padiglione», ha spiegato il commissario unico e ad di Expo 2015, Giuseppe Sala, sulla questione dei ritardi per la realizzazione dei padiglioni in vista dell'apertura di Expo il 1 maggio. Ma, ha aggiunto Sala, quelli in ritardo «sono veramente pochissimi. Credo che siamo vicini a preparare quasi tutto». Sala ha detto «che ogni giorno mi rinfranco perché ogni giorno si stanno facendo inaugurazioni». Prima dell'apertura di Expo saranno venduti «circa 10 milioni di biglietti», ha detto il commissario. L'Expo di Milano batterà il record di presenze di 54 Paesi. Finora - ha ricordato Sala - è stato speso meno del budget assegnato, dando lavoro a 7.500 persone.

Sull’emergenza occupazionale Whirlpool sarà aperto un tavolo di lavoro
Negli uffici della Soprintendenza di Pompei il premier ha incontrato una delegazione di lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Carinaro (Caserta). Il premier ha assicurato ai lavoratori l'apertura di un tavolo al ministero del Lavoro. «Chiediamo che il premier si impegni a mantenere fede all'impegno per non chiudere lo stabilimento», ha riferito Giovanni Letizia, segretario Cisl Caserta. Con Renzi, a Pompei per un evento in vista dell'Expo, anche i ministri della Cultura Dario Franceschini e delle Politiche agricole Maurizio Martina, il candidato alle regionali del Pd Vincenzo De Luca, l'europarlamentare Pina Picierno e il segretario del Pd Campania Assunta Tartaglione.

Padiglioni in ritardo? Ogni giorno ne dicono una
«Ogni giorno ce n'è una. Dicono “non tutti i padiglione sono pronti”. Ma anche se arrivano i padiglioni, poi diranno “e ma chissà cosa c'è dietro”», ha risposto Matteo Renzi, a Pompei, a chi denunciava il ritardo nei lavori per l'Expo.

Si è congratulato col poliziotto che ha salvato una neonata abbandonata
Arrivando a Pompei, Matteo Renzi ha incontrato e si è congratulato con Raffaele Santoro, il poliziotto che una settimana fa ha salvato una neonata, abbandonata sul ciglio di una strada a Villa Literno, praticandole un massaggio cardiaco. Alla sovrintendenza del comune vesuviano, il premier è stato accolto dal sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e dal governatore campano Stefano Caldoro. Il premier, a Pompei per le conclusioni della presentazione di ExpoIdee, una delle tappe delle manifestazioni che accompagnano Expo 2015, si è congratulato anche con l'assistente capo Valerio Conte, che faceva parte dell'equipaggio della pattuglia e che ha permesso - per la tempestività dell'intervento stesso ad opera dei due poliziotti - di salvare la vita alla neonata, cui è stato dato poi il nome Emanuela.

Cantone: l’Expo si farà nel miglior modo possibile
«Un anno fa sembrava che al primo maggio saremmo arrivati senza Expo o chiedendo un rinvio, non è successo e mi sembra un risultato significativo. Expo si farà nel modo migliore possibile». A dirlo è il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, a Pompei per «Italia 2015 il Paese nell'anno dell'Expo» evento al quale partecipa il premier Matteo Renzi. Sullo stato dei lavori Cantone spiega: «Ovviamente non sono un tecnico e non sono in grado di dire a che punto siamo, ma credo che nell'ultimissimo periodo si sia corso molto. Ci sarà qualcosina che può non partire ma la mia impressione è che il primo maggio a manifestazione partirà nel modo migliore. Si poteva fare di più probabilmente, ma vorrei ricordare il clima di un anno fa quando ci furono le indagini». «Abbiamo provato a fare controlli nel modo più approfondito possibile - conclude Cantone - evitando che ci possano essere altri episodi come quelli che si sono verificati».

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