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Renzi: se non passa l’Italicum cade il Governo, martedì…

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a otto e mezzo

Renzi: se non passa l’Italicum cade il Governo, martedì decidiamo su fiducia

«Se non passa l’Italicum il Governo cade». Lo ha affermato Matteo Renzi a Otto e Mezzo. Il premier ha anche dichiarato che l'allerta terrorismo in Italia già da qualche mese è «al livello massimo». E ha aggiunto che «l'Italia, come tutti i Paesi occidentali, deve stare molto attenta». Il presidente del consiglio ha liquidato le critiche di Enrico Letta e Romano Prodi con una battuta: «Hanno due libri in uscita». E sulla notizia del Nyt che Obama sapesse della morte del cooperante italiano Giovanni Lo Porto quando il premier era a Washington la settimana scorsa ha tagliato corto: «La certezza noi l'abbiamo avuta mercoledì e credo anche gli americani». Poi ha dato ragione a Pier Luigi Bersani a lamentarsi di non essere stato invitato alla festa dell'Unità («Hanno fatto male a non chiamarlo. Lo manderemo a prendere con la macchina»). Sul vertice straordinario Ue sull’immigrazione ha chiosato: «È stato un passo avanti, ma c'è ancora molto da lavorare».

Renzi: se non passa Italicum il governo cade
«Se non passa l'Italicum, credo proprio che il governo cade. Se il governo, nato per fare le cose, viene messo sotto allora vuol dire che i parlamentari dicono: andate a casa. Non sono per tenere la poltrona aggrappata alle terga», ha detto Renzi a Otto e mezzo, confermando il fatto che il via libera alla legge elettorale rappresenta uno spatiacque della legislatura. Sul tema fiducia sì, fiducia no, ha poi aggiunto: «Martedì il governo deciderà se porla». Quanto al rischio di una maggioranza risicata, evocato oggi ancora da Enrico Letta, il commento è ironico: «Se passa offro da bere, sono anni che non passa la riforma della legge elettorale e ricordo che la Consulta ha definito incostituzionale il Porcellum».

«Critiche Letta-Prodi? hanno libri in uscita»
«Hanno due libri in uscita». Così Renzi ha invece liquidato le critiche di Enrico Letta («Renzi racconta un Paese che non c'è, è metadone») e Romano Prodi.«Rispetto il parere di Enrico, poteva usare un'altra espressione rispetto al metadone ma non faccio polemiche», ha affermato Renzi. Poco prima il ministro Maria Elena Boschi aveva sottolineato che le riforme si erano «completamente fermate» con il governo Letta, mentre l'esecutivo di Renzi ha avuto «la forza di superare questa fase di blocco totale» .

«No a Prodi in Libia da Onu per suoi rapporti con Gheddafi
Poi ancora una stoccata a Prodi: «più che rifare l'Ulivo, io voglio rifare l'Italia». Il premier ha anche negato che sia stato il governo italiano a non sostenere la candidatura del Professore come negoziatore sulla Libia. «Le Nazioni Unite hanno scelto Bernardino Leon - ha spiegato Renzi - sulla base del presupposto che era meglio non scegliere un ex premier che aveva avuto forti rapporti con Gheddafi».

«Sbagliato non invitare Bersani a festa Unità, gli manderemo macchina»
Il presidente del Consiglio è intervenuto anche sulla polemica legata al mancato invito di Pier Luigi Bersani alla Festa dell’Unità di Bologna. «Ha ragione - ha ammesso - hanno fatto male a non chiamarlo, hanno chiamato i ministri e non gli ex segretari». E ha aggiunto: «Magari mandiamogli una macchina così non deve venire a piedi».

«Su Lo Porto Usa hanno avuto certezza mercoledì»
Sulla notizia del Nyt che Obama sapesse della morte del cooperante Giovanni Lo Porto (ucciso per errore in un raid Usa tra il Pakistan e l’Afghanistan lo scorso gennaio) quando il premier italiano era a Washington la settimana scorsa, Renzi ha commentato. «Erano solo ipotesi, la certezza noi l'abbiamo avuta mercoledì e credo anche gli americani». E ha assicurato: «Faremo di tutto per recuperare quel corpo anche se è molto difficile». Renzi ha anche erespinto l’accusa di chi ha rimproverato al governo di aver trattato Lo Porto come ostaggio di serie B: «Come si fa a definirlo un ostaggio di serie B? La Farnesina ha fatto di tutto in questi anni, alla famiglia abbiamo portato prove che era in vita.Io capisco il dolore della famiglia, non capisco la polemica politica».

«America è stata corretta con Italia»
Nessuna accusa agli Usa. «Gli americani sono stati corretti - ha detto - sono responsabili di quello che è accaduto, ma è stato un drone, non era un blitz di cui gli Usa ci dovevano informare. Si è trattato di un errore tragico, drammatico. E gli americani ce l'hanno detto quando c'era la certezza di quanto accaduto»

«In Italia livello allerta terrorismo è massimo»
Dopo l'operazione che ha scoperto in Sardegna una cellula di affiliati ad Al Qaeda che avrebbe progettato un attentato in Vaticano, il premier ha detto che «il livello di allerta terrorismo è massimo, perché come ovvio che sia, l'Italia, come tutti i paesi occidentali, deve stare attenta». E gli arresti di oggi «sono un fatto positivo».

«A Bruxelles passo avanti ma c'è ancora molto da lavorare»
Il premier è tornato anche sul vertice Ue sull'immigrazione di giovedì, definito «un passo in avanti per affermare che non è un problema solo di Italia o di Malta ma riguarda tutti». Ma ha poi aggiunto: «l'idea che la comunità internazionale eviti di guardare dall'altra parte è significativa, ma c'è ancora molto da lavorare». E ha rimarcato: «Per la prima volta si dice che quelle persone muoiono per lo schiavismo del XXI secolo». Infine ha annunciato: «Lunedì porto su un aereo e poi sulla nave San Giusto il segretario generale dell’Onu Ban Ki moon per fargli vedere fisicamente e plasticamente che cosa sta facendo l'Italia».


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