«Quella di Renzi che dice che se la legge elettorale non passa cade il Governo è una pressione sul Parlamento indebita perché non tocca al Governo». Pierluigi Bersani parla dalla sua Piacenza, dove ha scelto di festeggiare il settantesimo anniversario della Liberazione. E replica con durezza alle parole di ieri del premier. Mentre la ministra delle Riforma Maria Elena Boschi, da Sant’Anna di Stazzema (Lucca), confida in «una maggioranza ampia e compatta» e avverte: «Non è una prova di forza. Vedremo ciò che succederà in Aula martedì. Credo che si tratti di determinazione nel rispetto degli impegni presi con i cittadini».
Bersani: sui temi costituzionali ogni parlamentare è libero
«Io sono affezionato alla mia “ditta”, il Pd - ha chiarito l’ex segretario dei dem - che però ha una regola, che stabilisce che davanti a temi costituzionali ogni singolo parlamentare si assume liberamente le sue responsabilità». Bersani non ha risparmiato critiche ai giornalisti, dopo le inchieste televisive che hanno dimostrato come i cittadini non sanno cosa sia la legge elettorale in discussione: «Sull’Italicum non si è riusciti a chiarire bene che cosa è in gioco e toccherebbe anche a voi dell’informazione».
«Si va verso presidenzialismo senza contrappesi»
«Qui - ha osservato Bersani - non si sta discutendo di un comma di una legge elettorale, si sta discutendo dell’incrocio tra legge elettorale e riforma della Costituzione e quindi si sta cambiando il sistema, cosa che meriterebbe un po’ di attenzione. Può venire il dubbio che andiamo verso un presidenzialismo senza contrappesi, un meccanismo sconosciuto a tutte le democrazie del mondo, può esserci questo rischio. È una cosa da poco? Il discorso è tutto qua. In nessuna democrazia che conosco la Costituzione e le leggi elettorali sono un affare del Governo».
Grasso: fiducioso in lavoro fino a fine legislatura
Visitando il museo della Liberazione a Roma, il presidente del Senato Pietro Grasso si è detto fiducioso «che si possa lavorare bene fino in fondo alla legislatura». «Qualsiasi
legislatura in Italia è a rischio fin dal momento in cui inizia», ha osservato Grasso. «Ma è anche vero che le cose provvisorie in Italia spesso sono le più stabili».
Grillo: «Di fascismo ne è bastato uno, fermiamoli»
Le opposizioni intanto restano sul piede di guerra, in attesa di sapere se il Governo porrà o meno la fiducia, e su cosa (in ballo ci sarebbero anche le pregiudiziali di costituzionalità, su cui Forza Italia ha chiesto il voto segreto, ma la possibilità di ricorrere alla fiducia in questa fase è controversa). «Di fascismo ne è bastato uno, per il Pd evidentemente no», ha scritto Bebbe Grillo (M5S) su Facebook, rimandando al durissimo post pubblicato ieri sul suo blog che accusava l’Italicum di essere una legge incostituzionale votata da un Parlamento eletto grazie a un sistema elettorale incostituzionale. «Vogliono far approvare questa legge. Dobbiamo fermarli».
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